Weinstein condannato per aggressione sessuale, la verità sullo stupro non viene rivelata

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Il caso di Harvey Weinstein continua a far discutere, con nuove evoluzioni nel suo secondo processo che si sta svolgendo a New York. L’ex produttore cinematografico, noto per essere uno dei principali simboli del movimento ‘MeToo’, è nuovamente sotto i riflettori per accuse di aggressione sessuale.

verdetto del secondo processo

Weinstein è stato riconosciuto colpevole di aggressione sessuale nei confronti dell’assistente di produzione Miriam Haley, un episodio avvenuto nel 2006. La giuria ha deciso di assolverlo da un’altra accusa di aggressione sessuale e non ha ancora fornito un verdetto riguardo all’accusa di stupro nei confronti dell’aspirante attrice Jessica Mann.

le accuse e le testimonianze

Tutte e tre le donne coinvolte nel processo hanno dichiarato di aver incontrato Weinstein in giovane età mentre cercavano opportunità lavorative nell’industria cinematografica. Secondo le testimonianze, l’ex magnate avrebbe costretto le donne a rapporti sessuali durante incontri privati in hotel o nelle sue residenze. Il legale di Weinstein ha sempre sostenuto che tali rapporti fossero consensuali.

sanzioni già in corso

La condanna recente si aggiunge alla pena precedente di 16 anni già inflitta a Weinstein per reati sessuali commessi a Los Angeles. Inoltre, una corte d’appello aveva annullato la sua condanna precedente a New York lo scorso aprile, stabilendo che il processo originale non fosse stato equo poiché era stata consentita la testimonianza di donne non direttamente coinvolte nelle incriminazioni.

prospettive future

A settembre, Weinstein è stato nuovamente incriminato per violenza sessuale nello Stato, segnalando ulteriori sviluppi nella sua controversa vicenda legale.

  • Miriam Haley – Assistente di produzione
  • Kaja Sokola – Modella polacca
  • Jessica Mann – Aspirante attrice