Vicofaro: critica all’ordinanza di Spi Cgil e Libera Pistoia e Toscana

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chiusura della parrocchia di vicofaro: richieste di rispetto per i rifugiati

L’ordinanza di sgombero dei locali della parrocchia di Vicofaro a Pistoia è stata oggetto di una forte critica da parte di diverse organizzazioni. In una nota congiunta, lo Spi Cgil Prato Pistoia, Libera Pistoia e Libera Toscana hanno definito questo provvedimento come un atto di forza inefficace.

la situazione attuale nella parrocchia di vicofaro

I locali della parrocchia sono stati frequentemente soggetti a richieste di sgombero, evidenziando un problema cronico di sovraffollamento. Questo approccio emergenziale non ha mai garantito un modello adeguato per l’accoglienza e l’inclusione sociale dei migranti. I richiedenti asilo spesso si trovano a vivere in condizioni degradanti, privi dell’accesso ai servizi pubblici essenziali.

criticità del sistema attuale

L’operatività della parrocchia è stata caratterizzata dalla gestione di casi vulnerabili e fragili, compresi individui con problemi psichiatrici. Durante la pandemia, quando la struttura è rimasta vuota, non sono state adottate misure per trovare soluzioni abitative dignitose per gli ospiti.

richiesta di revoca dell’ordinanza

Nella loro dichiarazione, le organizzazioni hanno chiesto la revoca dell’ordinanza del sindaco, considerata prepotente e intempestiva. È stato sottolineato che esisteva già un piano condiviso con Don Massimo Biancalani per alleggerire la struttura attraverso soluzioni abitative alternative.

  • Spi Cgil Prato Pistoia
  • Libera Pistoia
  • Libera Toscana
  • Don Massimo Biancalani
  • Caritas di Pistoia e Firenze
  • Dioecesi locale

speranze per il futuro dell’accoglienza a pistoia

I gruppi richiedono che la chiusura temporanea della parrocchia avvenga nel rispetto delle persone accolte e all’interno di un progetto organico che coinvolga le istituzioni competenti e le realtà del Terzo Settore. L’obiettivo è quello di creare centri d’accoglienza adeguati che offrano supporto abitativo, corsi linguistici e assistenza legale.

L’impegno delle organizzazioni continuerà con l’obiettivo di superare le politiche restrittive attuali e promuovere un’accoglienza umana e sostenibile.