Terremoto di magnitudo 5.8 scatena paura nella notte

Terremoto di magnitudo 5.8 colpisce Marmaris: una vittima e numerosi feriti

La Turchia è nota per la sua posizione geologicamente instabile, trovandosi all’incrocio di diverse faglie attive. Questo territorio è frequentemente soggetto a movimenti tellurici, rendendo i residenti delle aree più vulnerabili abituati a leggere scosse. Quando un terremoto si verifica nel cuore della notte, il terrore può diventare schiacciante.

La persistente minaccia sismica in Turchia

Nelle prime ore del 3 giugno 2025, un significativo terremoto ha interrotto il sonno di migliaia di abitanti nella provincia di Mugla, situata nel sud-ovest del Paese. L’epicentro è stato individuato a circa dieci chilometri dalla costa di Marmaris, con una magnitudo registrata di 5.8, secondo le informazioni fornite dalla protezione civile turca (Afad).

L’evento sismico è stato avvertito anche nelle zone circostanti e fino all’isola greca di Rodi. Nonostante non siano stati segnalati crolli significativi, la reazione della popolazione è stata caratterizzata da panico e confusione.

Tragedia e feriti: il bilancio della notte inquietante

Purtroppo, durante il caos generato dalla scossa, si è registrato il tragico decesso di una ragazza di 14 anni a Fethiye, sempre nella provincia di Mugla. Secondo quanto riportato dal ministro degli Interni Ali Yerlikaya su X, la giovane ha perso la vita a causa di un attacco di panico conseguente al sisma. Questo episodio evidenzia l’impatto psicologico devastante che tali eventi possono avere, specialmente sui più giovani.

Il bilancio dei feriti è preoccupante: ben 69 persone risultano ferite, molte delle quali hanno subito infortuni mentre cercavano riparo. Nel panico generale, diversi cittadini si sono lanciati da balconi e finestre, causando fratture e lesioni gravi; tra questi, 46 persone sono ancora ricoverate negli ospedali per ricevere le cure necessarie.

Le autorità locali hanno confermato che sebbene non ci siano stati danni strutturali significativi, l’impatto emotivo del terremoto rimane elevato. Le squadre d’emergenza continuano ad operare sul campo mentre si teme la possibilità di ulteriori scosse dopo l’evento principale.