Tari a santa croce: l’assessore rusconi promette di contenere gli aumenti

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approvazione del regolamento tari per il 2025


Il consiglio comunale ha recentemente approvato il regolamento Tari (Tributo sui Rifiuti) per l’anno 2025. L’amministrazione di centrodestra, insediatasi un anno fa, deve affrontare un aumento dei costi dei rifiuti, non derivante da decisioni interne ma dall’incremento delle spese sostenute per i servizi di Geofor, già stabilite in precedenza con Ato Toscana Costa.

aumento dei costi della tari

A Santa Croce, i costi complessivi della Tari passeranno da 3.161.524 euro nel 2024 a 3.464.714 euro nel 2025, rappresentando un incremento totale di circa il 9,6%.

funzione del comune nella riscossione

È importante notare che la Tari è una voce di bilancio in cui il comune agisce come intermediario; riscuote l’importo dalle utenze e lo trasferisce a Geofor. Pertanto, il comune deve garantire che questa somma venga coperta interamente dalle entrate tributarie.

misure adottate per contenere gli aumenti

L’assessore al bilancio, Renato Carlo Rusconi, ha dichiarato: “Abbiamo implementato diverse misure per evitare che nessuno si trovasse con una bolletta superiore al 9%.” In particolare:

  • Coprire le utenze con riduzioni o esenzioni per chi ha un ISEE inferiore a 6.000 euro.
  • Utilizzare circa 100.000 euro delle casse comunali per attenuare l’impatto degli aumenti sulle famiglie.
  • Trovare un equilibrio tra le esigenze delle aziende e quelle delle famiglie durante questo incremento dei costi.

incremento differenziato tra utenze domestiche e non domestiche

L’aumento della Tari sarà differente per le due categorie di utenza:

  • Le utenze domestiche subiranno un incremento compreso tra il 4,3% e il 5,6%, in base ai vari coefficienti determinanti la Tari.
  • Le utenze non domestiche vedranno un aumento oscillante tra il 6,11% e il 6,61%, a seconda delle dimensioni aziendali.

scadenza del primo acconto tari

Il primo acconto della Tari scadrà il prossimo 30 giugno, calcolato sulla base delle tariffe dell’anno precedente nella misura del 50% della bolletta totale. Gli aumenti verranno invece addebitati nella seconda bolletta dell’anno.