Schlein più forte dopo il referendum: ecco perché la Meloni deve tremare

Elly Schlein e il referendum: una prospettiva per il futuro

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso soddisfazione per la partecipazione di 14 milioni di italiani al referendum, un dato che potrebbe preoccupare la Premier Giorgia Meloni. Nonostante il referendum del 2025 non abbia raggiunto il quorum, le opposizioni vedono segnali positivi.

Le dichiarazioni di Schlein dopo il referendum

Nell’intervista rilasciata a Repubblica, Schlein ha affermato: “Dopo questo fine settimana l’alternativa è più vicina grazie alla straordinaria piazza di sabato per Gaza e ai 14 milioni che sono andati a votare nonostante gli inviti contrarii da parte del governo.” Questo commento segue l’esito negativo del referendum degli 8 e 9 giugno 2205.

Inoltre, ha aggiunto: “Oggi la destra esulta, faccia pure: ne riparliamo alle politiche, dove non sarà l’astensionismo a salvarli. I referenda toccano questioni fondamentali per milioni di persone e il PD continuerà a combattere su temi come lavoro e cittadinanza.”

I dati preoccupanti per Giorgia Meloni

Schlein ha messo in evidenza un aspetto cruciale riguardo ai votanti: “La differenza tra noi e loro è che noi siamo contenti per i 14 milioni di elettori che hanno votato; loro si rallegrano per quelli che non si sono presentati. Hanno condotto una campagna di boicottaggio politico e mediatico, ma i risultati parlano chiaro: hanno votato più persone ai referendum rispetto a quelle che hanno sostenuto Meloni nel suo insediamento.”

Sguardo al futuro con ottimismo: “Abbiamo cinque elezioni regionali cruciali davanti a noi. L’avversario principale rimane la destra. Non ci interessa costruire alternative basate su sigle o leader, ma vogliamo concentrarci sulle questioni concrete. Le esperienze passate dimostrano che attraverso un dialogo costruttivo possiamo elaborare programmi condivisi. Ogni volta che riusciamo in questo obiettivo, usciamo vincitori mentre loro subiscono una sconfitta.”

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