Rutte chiede potenziamento della difesa aerea Nato contro la minaccia russa

Incremento delle capacità anti-aeree e missilistiche richiesto dalla Nato
La situazione geopolitica in Europa è caratterizzata da una crescente instabilità. Il conflitto in Ucraina continua a intensificarsi, generando preoccupazioni significative per la sicurezza dell’intero continente. Gli attacchi russi, che si sono intensificati sia in termini di volume che di tecnologia utilizzata, hanno spinto la Nato a considerare un rafforzamento delle proprie difese.
Nella notte scorsa, la Federazione Russa ha condotto un attacco su larga scala, lanciando 20 missili e 479 droni contro l’Ucraina, stabilendo un record assoluto. L’Aeronautica militare ucraina ha riportato che uno degli obiettivi colpiti è stato un edificio nel quartiere Darnytsia di Kiev, danneggiato da un drone. Il capo dell’Amministrazione militare della capitale, Tymur Tkachenko, ha dichiarato: “I servizi di pronto intervento stanno lavorando sul posto. Stiamo valutando i danni.”
L’appello di Rutte: necessaria una risposta immediata della Nato
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha evidenziato l’urgenza della situazione durante il suo intervento a Chatham House a Londra. Ha affermato: “La Nato deve aumentare del 400% la sua capacità di difesa aerea e missilistica in risposta alla minaccia russa.” Inoltre, Rutte ha sottolineato come gli attacchi russi stiano seminando terrore dall’alto e ha promesso un potenziamento dello scudo protettivo dei cieli europei.
Risposta della Polonia e preparativi sulla frontiera occidentale
L’escalation del conflitto sta interessando anche i paesi limitrofi all’Ucraina. La Polonia ha comunicato che, a causa dell’intensificazione degli attacchi russi sul territorio ucraino, i caccia polacchi e alleati hanno iniziato ad operare nello spazio aereo polacco. I velivoli sono stati dispiegati in coppia e i sistemi di difesa aerea sono stati messi in stato di massima allerta come misura preventiva.
I recenti sviluppi mostrano attacchi sempre più sofisticati da parte della Russia, inclusi droni avanzati come il V2U dotato di intelligenza artificiale per la selezione autonoma dei bersagli. In questo contesto critico, il richiamo all’azione da parte di Rutte diventa sempre più pressante: è imperativo che la Nato incrementi le sue capacità difensive.