Rivolta in carcere: detenuti sui tetti e due agenti feriti

rivolta nel carcere di marassi: segnalazioni di sevizie e feriti tra le forze dell’ordine

Recenti eventi hanno scosso il carcere di Marassi, situato a Genova, dove si è verificata una grave rivolta interna. Decine di detenuti sono usciti dalle loro celle, alcuni raggiungendo la barriera che precede il muro di cinta, mentre altri hanno preso posizione sui tetti della struttura. La situazione ha richiesto l’intervento immediato delle ambulanze e delle forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa.

carcere di marassi: motivazioni della rivolta e testimonianze

Nella giornata odierna, come riportato da fonti affidabili quali Ansa e Tgcom24, all’interno del carcere di Marassi si è sviluppata una violenta protesta che ha coinvolto un numero significativo di detenuti. Alcuni carcerati sono riusciti a evadere dalle celle, accedendo alle aree esterne fino alla barriera prima del muro perimetrale.

Diverse testimonianze indicano che un gruppo ha scalato i tetti della struttura per denunciare presunti episodi di sevizie subite da un detenuto, avvenuti nei giorni precedenti ad opera di altri carcerati. Questo evento ha innescato una reazione collettiva che ha coinvolto circa cinquanta persone.

danni collaterali: agenti feriti e misure precauzionali delle forze dell’ordine

A seguito dei disordini, secondo quanto riportato da Tgcom24, due agenti delle forze dell’ordine sono stati feriti durante gli scontri. Le condizioni uno dei feriti sono state classificate come codice giallo. L’intervento tempestivo di diverse ambulanze del 118 è stato fondamentale in questa fase critica.

Mentre le forze dell’ordine, composte da polizia e carabinieri, hanno preso posizione all’esterno della struttura per valutare eventuali azioni da intraprendere, il personale amministrativo interno è stato messo in sicurezza. Gli agenti presenti indossavano equipaggiamento per gestire sommosse. Inoltre, l’area circostante al carcere è stata completamente chiusa al traffico e monitorata dalla polizia locale per prevenire ulteriori escalation della rivolta.