Rita Dalla Chiesa sul carabiniere ucciso: l’Italia che non mi piace

intervento di Rita Dalla Chiesa su Quarta Repubblica

Rita Dalla Chiesa è frequentemente invitata a commentare temi delicati in televisione. Recentemente, ha partecipato a ‘Quarta Repubblica’ su Rete 4, affrontando una questione grave legata all’omicidio del carabiniere Carlo Legrottaglie, avvenuto il 12 giugno a Francavilla Fontana, in Puglia. Durante la trasmissione, la conduttrice ha espresso il suo disaccordo riguardo alle indagini che coinvolgono i due poliziotti responsabili della morte dell’individuo accusato di aver ucciso Legrottaglie.

Rita Dalla Chiesa e il caso del carabiniere ucciso

Nell’ambito del suo intervento a ‘Quarta Repubblica’, Rita Dalla Chiesa ha messo in evidenza l’importanza della vicenda che ha portato alla morte del brigadiere proprio nel giorno precedente al suo pensionamento: “È significativo che questo uomo, il brigadiere Legrottaglie, non sia riuscito a lasciare la sua divisa da carabiniere. Solo chi ha vissuto un’esperienza simile può comprendere le emozioni provate da lui e dalla sua famiglia dopo tanti anni di sacrifici per proteggere i cittadini.”

“L’Italia che non mi piace”

Dopo aver analizzato la situazione, Rita Dalla Chiesa ha sottolineato come gli eventi successivi abbiano avuto ripercussioni sulle azioni dei colleghi del carabiniere deceduto: “È triste constatare come un uomo venga ammazzato in tale maniera e poi vedere i poliziotti coinvolti indagati… È un’Italia che non mi piace,” ha dichiarato con profonda riflessione e commozione, essendo lei stessa figlia di Carlo Alberto Dalla Chiesa, noto per il suo impegno contro la mafia.

“Solo chi ci ha vissuto in mezzo alle divise può capire. Trovarsi poi i poliziotti che hanno ucciso chi ha ucciso il brigadiere Legrottaglie indagati! È un’Italia che non mi piace.”

  • Rita Dalla Chiesa
  • Carlo Legrottaglie (carabiniere)
  • I poliziotti coinvolti nell’incidente
  • Carl Alberto Dalla Chiesa (padre di Rita)