Rimborsi spese dipendenti e autonomi 2025: novità sulle spese all’estero

Il recente decreto fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale introduce importanti modifiche riguardanti i rimborsi spese per lavoratori dipendenti e autonomi, con particolare attenzione alle difficoltà riscontrate all’estero. La nuova normativa si propone di semplificare le procedure di rimborso per chi si trova a lavorare in Paesi dove il pagamento elettronico è meno diffuso.
le novità della normativa
La nuova legislazione elimina l’obbligo di tracciabilità dei rimborsi spese effettuati all’estero, una misura che era stata prevista dalla Legge di bilancio. Questo cambiamento è stato accolto positivamente dall’Aidp, l’associazione italiana per la direzione del personale. Secondo Roberto Mattio, vicepresidente dell’associazione, questa modifica è fondamentale poiché in molti Paesi esteri il pagamento avviene prevalentemente in contante, rendendo difficile fornire prove tracciabili delle spese sostenute.
criticità precedenti alla modifica
In precedenza, senza la possibilità di dimostrare il pagamento tramite metodi tracciabili, i rimborsi venivano considerati come reddito imponibile. Ciò comportava notevoli svantaggi per i lavoratori: se un dipendente sosteneva una spesa di 100 euro per un pasto e riceveva lo stesso importo come rimborso nella busta paga, l’importo netto percepito era significativamente ridotto a causa delle tasse e dei contributi previdenziali. Questa situazione ha portato molti lavoratori a esitare nel prendere missioni all’estero o a richiedere rimborsi netti.
conclusioni sulla nuova norma
Le recenti modifiche apportate dal decreto fiscale rappresentano un passo avanti significativo nelle relazioni tra Aidp e le istituzioni. L’associazione intende continuare a monitorare e influenzare i processi normativi che riguardano il mondo del lavoro, proponendo soluzioni pratiche basate sull’esperienza accumulata dai suoi membri.
- Roberto Mattio – Vicepresidente Aidp
- Aidp – Associazione Italiana Direzione Personale