Renzi sull’autogol del referendum e il regalo a Giorgia Meloni

matteo renzi critica tajani e il governo meloni
Le recenti tensioni derivanti dall’attacco israeliano all’Iran hanno ulteriormente complicato la già delicata situazione in Medio Oriente. L’Occidente, preoccupato per l’escalation di conflitti, osserva con attenzione le dinamiche regionali. In questo contesto critico, l’Italia avrebbe potuto assumere un ruolo chiave; Come evidenziato da Matteo Renzi in un’intervista a Affaritaliani, il Paese risulta isolato.
uno scenario internazionale critico
“Tajani non era stato informato dell’imminente attacco di Israele all’Iran: è stato un momento imbarazzante per il nostro Paese”, afferma Renzi, sottolineando l’imbarazzo istituzionale che ne è derivato. Il senatore descrive una nazione esclusa dai tavoli decisionali: “Non basta partecipare ai vertici: bisogna saper dettare l’agenda. In politica estera conta la credibilità.”
errori strategici e divisioni politiche interne
Renzi esprime forti critiche nei confronti del governo anche sotto il profilo economico e politico. Riguardo alla gestione dell’operazione UniCredit-BancoBPM, dichiara: “La scelta del golden power per Unicredit […] è una grave lesione dei principi del libero mercato.”
Sul piano politico, il senatore mette in evidenza le divisioni all’interno del centrosinistra: “Il centrosinistra deve ritrovarsi sotto un’agenda comune. La povertà esplode, i giovani fuggono all’estero.”
Anche riguardo al ministro Crosetto, commenta: “È una persona seria e se parla lo fa con cognizione di causa; purtroppo non possiamo dire altrettanto degli altri ministri del governo Meloni.”
Nell’intervista emerge un bilancio finale significativo: “Il referendum è stato un autogol e un regalo a Giorgia Meloni.” Sui rapporti con Calenda, Renzi chiarisce: “Oggi siamo su strade diverse […] per ora è un addio.”
- Tajani
- Crosetto
- Calenda
- Giorgia Meloni
- Lega
- Fratelli d’Italia
- Centrosinistra
- Affaritaliani.it (intervista)