Open Arms assolve Matteo Salvini: le motivazioni svelate

open arms: motivazioni della sentenza che assolve salvini
Il caso Open Arms ha recentemente ricevuto un importante chiarimento da parte del tribunale di Palermo, il quale ha assolto l’ex ministro Matteo Salvini. La decisione stabilisce che l’Italia non aveva alcun obbligo di fornire un porto sicuro alla nave della Ong spagnola. Di seguito si presentano le motivazioni dettagliate della sentenza.
open arms: analisi delle motivazioni della sentenza su salvini
Nella sentenza, i giudici hanno affermato che “non gravava sullo Stato italiano alcun obbligo di fornire il Pos in relazione alla vicenda in esame, e pertanto neppure sull’imputato attuale”. Inoltre, è stato precisato che “il collegio non si è ritenuto in dovere di affrontare approfonditamente diverse questioni sollevate e dibattute dalle parti”.
Di conseguenza, il tribunale ha escluso qualsiasi responsabilità giuridica per l’Italia, liberando Matteo Salvini da ogni accusa riguardante il ritardo nello sbarco dei 147 migranti. I tempi di attesa sono stati considerati legittimi poiché “Anche tenendo conto dei tempi ordinari di sbarco utilizzati in altre operazioni di salvataggio concluse in Italia, anche in periodi diversi dalla gestione Salvini al Ministero dell’Interno“. La necessità di trovare un accordo europeo sulla redistribuzione dei migranti ha giustificato quindi il rinvio.
a chi spettava la responsabilità secondo i giudici?
Punto centrale della sentenza riguarda la responsabilità per quanto concerne la sicurezza del luogo d’approdo. I giudici hanno dichiarato che “la Spagna era tenuta a garantire i diritti delle persone a bordo e, pertanto, a fornire un approdo sicuro (Place of safety)“.
L’imbarcazione Open Arms, registrata sotto bandiera spagnola, avrebbe dovuto rivolgersi al proprio Stato per richiedere il Pos. In sostanza, non era legittimo pretendere lo sbarco in Italia.