Omicidio di una donna e una neonata, fermato il sospettato a Villa Pamphili

arresto in grecia per il sospettato del duplice omicidio a villa pamphili
Un cittadino americano è stato arrestato a Skiatos, in Grecia, con l’accusa di essere coinvolto nel duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili, Roma. La sua posizione si è aggravata ulteriormente dopo il ritrovamento dei corpi di una donna e di una neonata, quest’ultima di circa 6-8 mesi. Le indagini hanno ricevuto un impulso significativo grazie alla testimonianza di una donna, la quale ha fornito informazioni cruciali sugli ultimi giorni di vita delle vittime.
testimonianze e comportamenti sospetti a villa pamphili
Oltre al racconto della testimone che lavorava nel parco, le dichiarazioni di diverse persone che frequentano regolarmente Villa Pamphili sono state fondamentali per il progresso delle indagini. Alcuni testimoni hanno riferito di aver osservato un uomo con una bambina in braccio la notte antecedente al ritrovamento dei corpi, precisamente l’8 giugno.
Un altro episodio risalente al 20 maggio ha accresciuto i sospetti nei confronti del sospettato. In quella circostanza, una pattuglia della polizia era intervenuta a Campo de’ Fiori per sedare una lite tra due persone; l’uomo era apparso ubriaco e avrebbe aggredito la donna.
dettagli decisivi per rintracciare il presunto assassino
Sebbene avesse tentato di nascondere le proprie tracce mescolandosi tra i turisti, il sospettato non ha abbandonato il suo telefono cellulare. Il monitoraggio delle celle telefoniche si è rivelato cruciale per localizzarlo. Gli investigatori hanno potuto seguire le sue comunicazioni fino all’isola greca di Skiatos, dove è scattato l’arresto.
L’individuo, oltre ad avere un passaporto americano, come le vittime, sembra parlare anche italiano. Sono attualmente in corso verifiche approfondite sui suoi legami familiari con la donna e la neonata.