Morta nara cambi, la bambina che nascondeva gli ebrei in soffitta a campi bisenzio

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La scomparsa di Nara Cambi, avvenuta all’età di 91 anni, rappresenta una perdita significativa per la memoria storica legata alla Seconda Guerra Mondiale. Fin da giovanissima, Nara ha vissuto in prima persona gli orrori della guerra e della deportazione, contribuendo attivamente a salvare vite umane.

Il coraggio durante la guerra

Nara Cambi ha trascorso parte della sua infanzia a Campi Bisenzio, dove i suoi genitori, Luigi e Nella, nascondevano ebrei e altre persone in pericolo nella loro abitazione. A soli dieci anni, Nara si è fatta carico di questa responsabilità, aiutando a proteggere coloro che rischiavano di essere catturati dai soldati tedeschi.

Le operazioni di salvataggio

In un angolo semi-nascosto della casa, una soffitta accessibile tramite una porticina diventava rifugio per molte persone. Nara si occupava di dare indicazioni ai fuggitivi su quando nascondersi e quando uscire:

  • Rifugiandosi in stanze segrete.
  • Gestendo situazioni ad alto rischio con grande determinazione.
  • Cercando cibo nei momenti più difficili.

I ricordi indelebili

Nell’ultimo periodo della sua vita presso la Rsa La Mimosa a Campi Bisenzio, Nara ha mantenuto vivi i suoi ricordi. Tra questi spiccano le esperienze traumatiche dei bombardamenti e il difficile reperimento del cibo:

I traumi dell’infanzia

I racconti delle sue memorie includono episodi toccanti come:

  • I bombardamenti che costringevano lei e i suoi familiari a cercare riparo nelle fosse dei campi.
  • L’atto disperato dei parenti che rubavano grano per sopravvivere.
  • Il reclutamento da parte dei soldati tedeschi per lavori domestici come pelare patate.

Un rapporto complesso con i soldati

Anche se l’esperienza con i soldati era traumatica, Nara ricordava momenti in cui riceveva caramelle da loro. Questi dettagli evidenziano la complessità delle relazioni umane anche in contesti estremamente difficili.