Monoclonale riduce la proteinuria nella nefropatia da immunoglobulina A

sibeprenlimab: risultati dello studio sulla nefropatia da immunoglobulina A
Recentemente, durante il Congresso annuale dell’European Renal Association, sono stati presentati i dati relativi al farmaco sperimentale sibeprenlimab. Questo trattamento ha mostrato risultati promettenti per i pazienti adulti affetti da nefropatia da immunoglobulina A (IgAn).
risultati clinici significativi
I pazienti trattati con sibeprenlimab hanno registrato una riduzione della proteinuria del 51,2% rispetto al gruppo placebo, un dato statisticamente significativo (P<0,0001). Questa analisi rappresenta un'analisi ad interim dello studio di Fase 3 denominato Visionary (Nct05248646), condotto da Otsuka Pharmaceutical e Otsuka Pharmaceutical Europe. Lo studio è attualmente il più ampio mai realizzato sulla nefropatia IgA.
eventi avversi e sicurezza del trattamento
Il monitoraggio degli eventi avversi ha rivelato che il 76,3% dei pazienti trattati con sibeprenlimab ha manifestato effetti collaterali legati al trattamento, in confronto all’84,5% nel gruppo placebo. Inoltre, solo il 3,9% dei pazienti in trattamento ha subito gravi eventi avversi contro il 5,4% del gruppo di controllo.
meccanismo d’azione di sibeprenlimab
Sibeprenlimab agisce come un anticorpo monoclonale sperimentale che inibisce l’attività di April (A PRoliferation-Inducing Ligand). Questo meccanismo è cruciale nella patogenesi della nefropatia IgA poiché promuove la produzione di auto-anticorpi diretti verso l’antigene Gd-IgA1, contribuendo così alla formazione di immunocomplessi.
modalità di somministrazione e approvazione normativa
Se approvato, sibeprenlimab sarà disponibile sotto forma di siringa monodose predosata per iniezione sottocutanea ogni quattro settimane. Il farmaco ha già ricevuto la designazione di farmaco orfano dalla Commissione europea e una revisione prioritaria dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.
prospettive future per i pazienti
L’efficacia dimostrata nella riduzione della proteinuria offre nuove opportunità terapeutiche ai pazienti affetti da questa malattia progressiva. Loreto Gesualdo, professore ordinario di Nefrologia presso l’Università di Bari Aldo Moro, evidenzia come questo approccio innovativo possa migliorare significativamente l’aderenza alla terapia grazie alla sua modalità semplificata.
- Loreto Gesualdo – Professore Ordinario di Nefrologia Università di Bari Aldo Moro
- Andy Hodge – CEO Otsuka Pharmaceutical Europe
- Alessandro Lattuada – Managing Director Otsuka Italia
Lo studio Visionary continuerà a valutare le variazioni della funzionalità renale nei prossimi due anni e ulteriori analisi esploreranno le potenzialità del sibeprenlimab nel trattamento della nefropatia IgA.