Missile dall’iran su beer sheva, israele colpisce ricerca nucleare

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Il contesto attuale in Medio Oriente è caratterizzato da tensioni crescenti e conflitti armati, con Israele che continua a subire attacchi missilistici dall’Iran. Recentemente, la città di Beer Sheva ha subito un nuovo bombardamento, causando ferite a cinque cittadini israeliani e danneggiando diversi edifici residenziali.

Attacco a Beer Sheva

Le sirene di allerta hanno risuonato nella città meridionale mentre i sistemi di difesa aerea venivano attivati. Questo attacco segue quello avvenuto il giorno precedente, quando l’ospedale Soroka è stato colpito, provocando gravi danni ai reparti della struttura. Il direttore generale dell’ospedale ha dichiarato che l’edificio era vuoto al momento dell’impatto, poiché i pazienti erano stati trasferiti nei giorni precedenti.

Risposta israeliana agli attacchi

L’esercito israeliano ha reagito colpendo un centro di ricerca e sviluppo di armi nucleari situato a Teheran. Questa azione rappresenta il proseguimento delle operazioni militari dopo otto giorni di conflitto.

Vertice dei ministri degli Esteri a Ginevra

Oggi si svolgerà un incontro importante a Ginevra tra il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e i suoi omologhi provenienti da Francia, Gran Bretagna e Germania. Questo vertice è stato richiesto dalle potenze europee nell’ambito di una strategia diplomatica per affrontare le recenti escalation del conflitto.

Partecipanti al vertice

  • Abbas Araghchi – Ministro degli Esteri iraniano
  • Jean-Noel Barrot – Ministro degli Esteri francese
  • David Lammy – Ministro degli Esteri britannico
  • Johann Wadephul – Ministro degli Esteri tedesco
  • Kaja Kallas – Alto rappresentante della politica estera dell’UE

Posizione del presidente Trump

Il presidente statunitense Donald Trump ha temporaneamente sospeso la decisione riguardante l’intervento nel conflitto, concedendo all’Iran due settimane per avviare negoziati. Secondo Trump, ci sono segnali positivi per possibili trattative future con Teheran.

Dichiarazioni dalla Russia

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che un cambio di regime in Iran sarebbe considerato “inaccettabile” e potrebbe scatenare conseguenze imprevedibili. La Russia esprime preoccupazione per l’escalation della situazione non solo a livello regionale ma anche globale.