Metaverso per accesso alla sanità in aree remote e carceri

progetto metacare dell’Asl di Nuoro
Il progetto Metacare, sviluppato dall’ASL n.3 di Nuoro, si propone di affrontare la carenza di medici e garantire un accesso equo alle cure per i cittadini residenti in aree remote, incluse le carceri. Questo innovativo approccio è stato presentato durante il Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), tenutosi a Napoli.
obiettivi del progetto
Il programma mira a superare le difficoltà logistiche legate al trasferimento dei pazienti, come evidenziato da Eleonora Marchi, ingegnere clinico dell’ASL 3. La casa di reclusione Onani-Mamone, situata a un’ora dal presidio sanitario più vicino, rappresenta un contesto ideale per l’applicazione della telemedicina tramite realtà virtuale.
funzionamento del sistema
Metacare utilizza un ambiente immersivo tridimensionale che consente interazioni tra medico e paziente attraverso avatar virtuali. Questa tecnologia è particolarmente utile per prestazioni come:
- Piani terapeutici
- Consultazioni follow-up
- Valutazione degli esami
efficacia e risultati ottenuti
Nell’anno 2024, il progetto ha consentito l’erogazione del 70% delle visite richieste, dimostrando così la sua efficacia nel migliorare l’accesso alle cure. Il sistema è progettato per ottimizzare l’uso delle risorse sanitarie e garantire il benessere dei pazienti.
applicazione futura
In futuro, Metacare sarà esteso anche ai pazienti affetti da diabete, continuando a sfruttare le potenzialità della realtà virtuale per migliorare la gestione sanitaria complessiva.
ospiti e relatori al convegno Aiic
Nell’ambito del convegno sono intervenuti diversi esperti del settore. Tra i relatori principali figurano:
- Eleonora Marchi – Ingegnere Clinico ASL 3 di Nuoro
- Umberto Nocco – Presidente Aiic
- Lorenzo Leogrande – Moderatore della sessione sulla telemedicina