Israele attacca l’Iran: esplosioni a Teheran e minacce al sito nucleare

Un nuovo capitolo di tensione tra Israele e Iran si sta sviluppando, con attacchi che si intensificano e risposte militari significative da entrambe le parti. La situazione è critica, con bombardamenti israeliani mirati a strutture strategiche iraniane e una reazione immediata da parte di Teheran.
Iran risponde con missili
La serata odierna ha visto un aumento della tensione, in seguito ai bombardamenti israeliani che hanno colpito la capitale Teheran e i suoi dintorni. Le esplosioni sono state segnalate in diverse aree della città, inclusi i settori orientali e occidentali. L’obiettivo principale degli attacchi israeliani riguarda i siti nucleari, in particolare quelli ubicati a Isfahan. In risposta, l’Iran ha lanciato circa 100 missili contro obiettivi israeliani. Secondo le Forze di difesa israeliane, “tutto Israele è sotto attacco”.
I residenti di Tel Aviv riportano esplosioni nel loro territorio e vengono invitati a cercare riparo nei rifugi. Il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha dichiarato: “Le forze armate dell’Iran distruggeranno il regime sionista malvagio”, promettendo una risposta ferma all’aggressione israeliana.
Israele prosegue gli attacchi
Eyal Zamir, capo di stato maggiore delle forze armate israeliane, ha comunicato che l’esercito sta portando avanti gli attacchi contro l’Iran “a piena potenza”. L’operazione mira a colpire strutture militari e nucleari iraniane. Zamir ha sottolineato la necessità di mantenere alta la preparazione sul fronte interno, prevedendo “momenti difficili” nei prossimi giorni.
Secondo fonti iraniane, le difese aeree avrebbero abbattuto due aerei da guerra israeliani e catturato un pilota.
Sito nucleare di Fordow: obiettivo principale
L’operazione Rising Lion si è concentrata anche sull’impianto nucleare di Fordow, situato a grande profondità nel territorio iraniano. Due esplosioni sono state riportate nella zona circostante. Le Forze di difesa israeliane hanno confermato il bombardamento del sito nucleare vicino a Isfahan, ribadendo che non verrà consentito all’Iran di progredire verso lo sviluppo della bomba nucleare.
Crescita delle vittime
Le autorità locali dell’Azerbaigian orientale hanno aggiornato il numero delle vittime causate dai raid israeliani a 18 morti e 35 feriti. Gli attacchi hanno colpito 11 siti nella provincia; precedentemente erano stati registrati 78 morti complessivi dopo la prima ondata di bombardamenti. È previsto un ulteriore incremento del bilancio delle vittime data la continuità dell’offensiva.