Isee 2025, novità sulla precompilata Dsu secondo l’Inps

Il recente aggiornamento dell’Inps introduce importanti modifiche alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), con l’obiettivo di semplificare il processo di richiesta dell’Isee. A partire dal 16 giugno, le modalità per presentare la Dsu precompilata sono state migliorate, permettendo una gestione più agevole delle esclusioni relative ai titoli di Stato e ad altri strumenti finanziari.

Novità sulla Dsu precompilata

L’Inps ha evidenziato che la presentazione della Dsu in modalità precompilata è ora significativamente semplificata. Infatti, dal 16 giugno, i valori del patrimonio mobiliare vengono automaticamente inseriti tenendo conto delle esclusioni stabilite. Le riduzioni sui valori patrimoniali possono arrivare fino a un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare e seguono un preciso ordine di priorità:

  • Riduzione dei valori del dichiarante;
  • Riduzione dei valori degli altri membri del nucleo familiare in base all’età, partendo dal più anziano;
  • Applicazione della riduzione anche ai genitori non coniugati e non conviventi se necessario.

Esclusioni patrimoniali specifiche

Per quanto riguarda i rapporti finanziari, le esclusioni vengono applicate seguendo questo ordine:

  • Titoli di Stato (codici 2 e 6);
  • Buoni fruttiferi postali (codici 7 e operatore finanziario Poste);
  • Libretti di risparmio postale (codici 3 e operatore finanziario Poste).

Controllo dei dati nella Dsu

Nella parte finale del Quadro FC2 dedicato ai componenti interessati dalle riduzioni, è possibile visualizzare una tabella cliccando sul pulsante “Apri Dettaglio Decurtazione applicata”. È fondamentale che il dichiarante verifichi attentamente i dati presenti nel Quadro FC2, in particolare quelli relativi ai rapporti finanziari. Il dichiarante ha la facoltà di accettare o modificare tali informazioni secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

È importante notare che durante la compilazione della Dsu in modalità autodichiarata per i libretti di risparmio postale, la riduzione deve essere applicata sia al campo “Saldo al 31 dicembre” sia a “Giacenza media”, mantenendo sempre il limite complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare.