Iran e l’asse della resistenza: perché si sente sempre più solo nel conflitto con Israele

L’attuale situazione geopolitica in Medio Oriente presenta sfide significative per l’Iran, il quale si trova a fronteggiare una crisi senza precedenti. L’offensiva militare di Israele, supportata dagli Stati Uniti, ha reso Teheran vulnerabile, costringendola a confrontarsi con uno dei momenti più critici della sua storia recente.
Situazione geopolitica dell’Iran
Secondo il quotidiano Al-Araby Al-Jadeed, l’Iran appare privo del consueto sostegno del cosiddetto Asse della resistenza, un’alleanza strategica che è stata notevolmente indebolita da attacchi mirati israeliani contro Hezbollah in Libano. Inoltre, la caduta del regime siriano ha complicato ulteriormente le dinamiche regionali, poiché la nuova leadership di Damasco è ostile a Teheran e ha facilitato l’uscita delle milizie pro-iraniane dal territorio siriano. Anche in Iraq, il governo sta cercando di mantenere una posizione neutrale nonostante le pressioni delle milizie legate all’Iran.
- Hezbollah (Libano)
- Regime siriano
- Milizie pro-iraniane (Siria)
- Milizie legate all’Iran (Iraq)
Risposta di Teheran agli attacchi
L’indebolimento delle difese regionali ha costretto Teheran a rispondere direttamente agli attacchi israeliani. Questo conflitto rappresenta un importante banco di prova per valutare la capacità dell’Iran di resistere autonomamente alla superiorità militare israeliana. Gli attacchi condotti da Israele hanno dimostrato la loro efficacia anche nel colpire obiettivi profondamente all’interno del territorio iraniano.
Isolamento internazionale dell’Iran
Sul piano internazionale, l’Iran sembra essere sempre più isolato. Mentre Israele riceve supporto da Stati Uniti e Regno Unito e segnali positivi dalla Germania, Teheran può contare solo su deboli condanne verbali da parte di Cina, Russia e Turchia. Le controffensive iraniane hanno mostrato una certa capacità offensiva; I danni inflitti sono considerati accettabili dalle analisi militari israeliane.
Preoccupazioni nei Paesi del Golfo
I Paesi del Golfo stanno manifestando crescente preoccupazione per l’espansione dell’influenza israeliana nella regione. Molti temono che una volta ridotto al silenzio l’Iran, Israele possa affermare la propria egemonia regionale. Esiste inoltre il timore che l’escalation dei conflitti non si arresti con il raggiungimento degli obiettivi israelo-americani.
Ruolo della Cina e della Russia
La Russia mantiene una relazione strategica con l’Iran ma limita il suo coinvolgimento a dichiarazioni formali contro gli attacchi israeliani. L’accordo firmato tra Mosca e Teheran non include obblighi militari diretti. La Cina adotta un approccio simile, sostenendo diplomaticamente l’Iran ma evitando qualsiasi impegno diretto nel conflitto.
Supporto internazionale minimo per l’Iran
Anche all’interno del gruppo BRICS, dove recentemente l’Iran è diventato membro, le possibilità di ricevere supporto concreto sono scarse; molti membri hanno posizioni divergenti rispetto al conflitto. Il Pakistan mostra solo un sostegno simbolico senza offrire aiuti pratici o logistici mentre la Turchia preferisce mantenere una posizione distante per evitare destabilizzazioni interne.
- Russia
- Cina
- Pakistan
- Turchia