Icone del pride: da rose villain a lady gaga nella storia dei diritti LGBT

Contenuti dell'articolo

madrine del pride: tra impegno e musica

La presenza di figure emblematiche durante le manifestazioni Pride rappresenta un forte legame tra la comunità Lgbtqia+ e il pubblico generale. Tra queste, spicca Rose Villain, scelta come madrina del Roma Pride 2025. Con il suo brano ‘Fuorilegge’, che funge da inno per l’evento, Villain esprime la sua determinazione nel sostenere i diritti e l’uguaglianza.

l’impegno di rose villain

In occasione dell’evento, Rose Villain ha dichiarato: “Ogni diritto negato a qualcuno è un diritto negato a tutti”. La sua partecipazione al Roma Pride, previsto per il 14 giugno, sottolinea l’importanza di amplificare le voci di chi ha meno visibilità. Anche Gaia sarà presente come madrina del Napoli Pride 2025.

figure storiche del pride

Dalla nascita delle manifestazioni Pride, molte donne hanno ricoperto ruoli significativi come madrine. Una delle prime è stata la politica e attivista Emma Bonino, presente al primo Roma Pride nel 1994 insieme a Vladimir Luxuria, icona transgender italiana. Questo evento ha segnato una svolta importante nel dibattito politico nazionale riguardo ai diritti Lgbtqia+.

madrine celebri nel corso degli anni

  • Maria Grazia Cucinotta
  • Ambra Angiolini
  • Cinzia Leone
  • Monica Guerritore
  • Ornella Muti
  • Lady Gaga
  • Sabrina Impacciatore
  • Mara Venier
  • Loredana Bertè
  • Paola Barale

il ‘caso’ raffaella carrà

L’iconica figura di Raffaella Carrà continua a risuonare nei cuori della comunità Lgbtqia+, anche dopo la sua scomparsa avvenuta il 5 luglio 2021. Le sue canzoni sono diventati veri e propri inni nei diversi Pride italiani. Nonostante non abbia partecipato personalmente al World Pride di Madrid nel 2017 per motivi di timidezza, Carrà rimane una figura centrale nella cultura queer.

dopo carrà: le nuove madrine del pride

Dopo Raffaella Carrà, diverse altre artiste hanno assunto il ruolo di madrina: nel 2018 è stata la volta di Elodie con ‘Bagno a mezzanotte’, seguita da Paola e Chiara nel 2024 con ‘Furore’. Queste scelte evidenziano la continuità dell’impegno artistico al servizio dei diritti civili.