Hamas e le condizioni inaccettabili del piano Usa secondo Witkoff

Le recenti dinamiche tra Israele e Hamas evidenziano un progressivo allontanamento dalla possibilità di una tregua duratura. La risposta del movimento palestinese alla proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco è stata caratterizzata da condizioni considerate inaccettabili dal governo israeliano e dall’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff.

Richieste di Hamas

Hamas ha formulato richieste specifiche per garantire un cessate il fuoco permanente, includendo:

  • Garanzie su un ritiro completo delle forze israeliane.
  • Rilascio degli ostaggi in cinque fasi anziché due nella prima settimana di tregua.
  • Assicurazioni che l’accordo resti valido per i 60 giorni proposti dall’inviato americano.

Questa strategia mira a evitare che il premier Benjamin Netanyahu abbandoni i negoziati dopo il rilascio dei primi ostaggi. Secondo fonti vicine ai colloqui, Hamas sarebbe disposto a rilasciare quattro ostaggi il primo giorno della tregua, altri due al trentesimo giorno e quattro ulteriori nell’ultimo giorno dell’accordo, oltre alla consegna dei corpi degli ostaggi deceduti nei giorni stabiliti.

Reazione degli Stati Uniti

Le condizioni avanzate da Hamas hanno suscitato irritazione negli Stati Uniti. Witkoff ha definito tali richieste come “totalmente inaccettabili”, sottolineando la necessità che Hamas accetti lo schema presentato come base per avviare immediatamente i colloqui.

Israele contro Hamas: Rifiuto persistente

Israele continua a criticare la posizione di Hamas. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato: “Mentre Israele ha accettato la cornice aggiornata proposta da Witkoff, Hamas rimane arroccata nel rifiuto”. Inoltre, si ribadisce l’impegno a riportare a casa gli ostaggi e sconfiggere le forze di Hamas.

  • Benjamin Netanyahu – Primo Ministro di Israele
  • Steve Witkoff – Inviato speciale degli Stati Uniti
  • Membri del governo palestinese – Rappresentanti di Hamas