Gaza, inaccettabile usare la fame come arma di guerra secondo Mattarella

intervento del presidente sergio mattarella sulla crisi umanitaria a gaza

La crisi in Gaza ha attirato l’attenzione della comunità internazionale, mentre il conflitto in Medio Oriente continua a generare preoccupazione. La popolazione civile è attualmente intrappolata in una situazione di violenza e privazioni, suscitando interrogativi riguardo ai limiti tra difesa legittima e violazione dei diritti umani. In questo contesto, i governi si trovano a dover gestire un delicato equilibrio diplomatico.

pressing internazionale su israele

A fronte della gravità della situazione, diversi Paesi europei hanno intensificato le pressioni su Israele per garantire corridoi umanitari e consentire l’accesso alle organizzazioni non governative internazionali. Le richieste di un immediato cessate il fuoco stanno aumentando, ma pochi leader hanno espresso posizioni chiare come quella del Presidente della Repubblica Italiana.

le dichiarazioni incisive di mattarella

Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica al Quirinale, Sergio Mattarella ha affrontato la questione con fermezza davanti alle autorità statali e al corpo diplomatico. Ha descritto la situazione a Gaza come “disumana”, affermando che “ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani” è inaccettabile.

L’appello del Presidente per un immediato cessate il fuoco è stato chiaro: “l’esercito israeliano deve rendere accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali per ripristinare l’assistenza umanitaria.” Ha inoltre sottolineato il diritto dei palestinesi a vivere nel loro territorio entro confini definiti, richiamando così la soluzione dei due Stati sostenuta dall’Unione Europea.

Mattarella ha criticato esplicitamente l’utilizzo della fame come strumento di guerra e ha ribadito che “Israele non può rifiutarsi di applicare le norme del diritto umanitario ai cittadini di Gaza.”. L’Italia si posiziona quindi con determinazione accanto ai Paesi che richiedono un ritorno alla pace, alla legalità internazionale, e al rispetto dei diritti umani fondamentali.

  • Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica Italiana
  • Corrispondenti delle massime autorità dello Stato
  • Membri del corpo diplomatico internazionale
  • Papa Francesco – Riferimenti religiosi sulla pace in Medio Oriente (non citati direttamente)