Garlasco, svolta sull’impronta 33: novità su Andrea Sempio

Il caso Garlasco continua a suscitare un forte interesse, grazie a nuove informazioni che potrebbero influenzare le indagini in corso. Recentemente, durante una puntata della trasmissione Quarto Grado, è emersa una rivelazione riguardante l’impronta numero 33, compatibile con l’indagato Andrea Sempio. Questa impronta risulta completamente consumata, complicando ulteriormente la situazione investigativa e il valore probatorio della traccia.
l’importanza dell’impronta numero 33
L’assenza di materiale residuo da analizzare costringe gli investigatori a fare riferimento esclusivamente alle fotografie disponibili. Questo scenario potrebbe compromettere significativamente il valore probatorio della traccia, già oggetto di discussioni e controversie sin dal 2007. Con l’avvicinarsi della fase preliminare dell’incidente probatorio, fissata per martedì prossimo, i periti nominati dalla giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, hanno già ritirato diversi reperti conservati. Tra questi si trovano:
- fascette adesive contenenti 58 impronte
- campioni salivari
- un lembo di tappetino del bagno
- rifiuti sigillati
Tra le impronte esaminate vi è anche la numero 10, rinvenuta sulla porta d’ingresso della villetta e considerata potenzialmente riconducibile all’assassino in fuga. Come evidenziato dal genetista Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, anche questa impronta presenta limitazioni significative: nel 2007 erano stati identificati solo otto punti di confronto, un dato insufficiente per una comparazione affidabile.
la posizione di andrea sempico nell’inchiesta
Andrea Sempio, attualmente di 37 anni, torna al centro delle indagini quasi vent’anni dopo i fatti. In passato era un amico intimo del fratello di Chiara Poggi e frequentava frequentemente la sua famiglia. Il legame tra le famiglie si è interrotto quando il suo nome è emerso nelle indagini. Le operazioni sono seguite da esperti delle parti coinvolte; tra questi figurano Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma e nominato dai legali di Sempio, insieme a Marzio Capra.
Garofano ha espresso la necessità da parte della Procura di riesaminare quanto fatto in passato e ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai suoi collaboratori nel 2007. Il sopralluogo effettuato recentemente nella casa di via Pascoli non ha portato alla luce nuove evidenze; L’impiego di tecnologie avanzate e rilievi tridimensionali potrebbe rivelarsi utile per mappare meglio la scena del crimine.
L’obiettivo degli investigatori rimane quello di ottenere riscontri o escludere contaminazioni potenziali. Se la traccia numero 33 fosse effettivamente andata perduta nella sua forma materiale, il processo dovrà basarsi sulle prove documentali e su ciò che le tecnologie moderne potranno estrapolare dai rilievi passati. L’evoluzione delle indagini resta pertanto un argomento cruciale e d’interesse pubblico.