Gad Lerner svela la verità sul sionismo e il genocidio

Gad Lerner e la manifestazione pro Gaza

Recentemente, Gad Lerner ha attirato l’attenzione del pubblico dopo aver partecipato a una manifestazione a Roma in supporto della causa di Gaza. La sua presenza ha suscitato reazioni contrastanti, portandolo a chiarire la propria posizione attraverso un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, nella quale ha affrontato il significato del suo sionismo.

La partecipazione di Gad Lerner alla manifestazione

Nella giornata di sabato pomeriggio, Lerner è salito sul palco della manifestazione tenutasi a San Giovanni, dove si intonava il coro “Free Palestine”. Durante il suo intervento, ha affermato: “Chi vi parla è un sionista”, frase che ha scatenato fischi e critiche da parte di alcuni presenti. Nonostante ciò, non ha mostrato alcun segno di ritirarsi dalla sua dichiarazione.

Lerner ha raccontato le sue esperienze durante la manifestazione: “C’è chi mi ha anche gridato: vai a casa! Ho riflettuto per un attimo ma poi ho deciso di rispondere. Io non ci sono mai andato e non ci vado. Il vero coraggio ce l’hanno coloro che a Gaza si oppongono ad Hamas”. Ha sottolineato anche il sostegno delle famiglie degli ostaggi in Israele, evidenziando come si senta solo un osservatore in questa complessa situazione.

L’importanza del sionismo secondo Gad Lerner

Nell’intervista, Lerner ha ribadito con fermezza la sua identità di sionista: “Sì, l’ho spiegato dal palco: mettetevi nei miei panni. Chi non è riuscito a emigrare in Israele è stato vittima della Shoah. Io devo l’esistenza alla mia patria”. Ha inoltre chiarito che essere sionista non implica necessariamente avere posizioni violente o fasciste.

Sull’accusa di genocidio riguardo alla situazione a Gaza, Lerner ha espresso la sua opinione dicendo che tali affermazioni sono spesso fatte “a sproposito”. Ha specificato che mentre i palestinesi stanno subendo violenze, Israele rischia una propria autodistruzione e ha notato cambiamenti nell’opinione pubblica su queste tematiche delicate.

  • Gad Lerner
  • Coro “Free Palestine”
  • Ammiratori e contestatori presenti alla manifestazione
  • Famiglie degli ostaggi in Israele
  • Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni
  • Membri della comunità ebraica italiana “Mai indifferenti”