Firenze digitalizza il fondo Fallaci con oltre 26.600 documenti storici

digitalizzazione del fondo orianna fallaci: un progetto innovativo


Un’importante iniziativa ha preso avvio con la digitalizzazione di oltre 26.600 documenti appartenenti al Fondo Oriana Fallaci, donato dal suo erede al Consiglio regionale della Toscana. Questo progetto mira a preservare e rendere accessibili i materiali archivistici e bibliografici che comprendono manoscritti, lettere, fotografie, oggetti personali e audiocassette.

dettagli del progetto di digitalizzazione

I quasi duemila documenti, tra cui 823 libri considerati tra i più significativi al mondo dedicati alla scrittrice, saranno resi disponibili online per garantire una maggiore fruibilità e sicurezza. L’iniziativa è stata presentata nella sala delle Feste di Palazzo Bastogi ed è sostenuta da figure chiave come il presidente Antonio Mazzeo e altri esperti del settore.

  • Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale
  • Lorenzo Valgimogli, Vice soprintendente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana
  • Mauro Caliani, Dirigente del Settore Informatica
  • Monica Valentini, Funzionaria del Fondo Oriana Fallaci
  • Katia Ferri, Curatrice del volume “Il cuore in Toscana”
  • Gian Marco Di Domenico, Presidente del Consorzio CSA

obiettivi della digitalizzazione

L’obiettivo principale consiste nel democratizzare l’accesso alla cultura e costruire memoria storica. La digitalizzazione non solo protegge i documenti dall’usura fisica, ma amplia anche il pubblico potenziale a livello internazionale. La consultazione sarà facilitata grazie all’implementazione di tecnologie avanzate che garantiranno immagini in alta definizione e metadati per una navigazione efficace.

l’importanza dell’archivio fallaci

Il Fondo Fallaci rappresenta un patrimonio inestimabile che racconta la vita di una delle giornaliste più influenti dei nostri tempi. Il lavoro di riordino archivistico culminato nel 2023 ha portato alla pubblicazione di un inventario dettagliato che sarà accessibile online. Questo sforzo è visto come un modello per altre istituzioni che possiedono materiali simili.

  • Maurizio Villani, Dirigente della divisione Beni Culturali di CSA
  • Cecilia de Stefano d’Ogliastro, Archivista Divisione Beni Culturali CSA
  • Francesco Ghizzi, Chief Operating Officer del Dipartimento di Information Technology CSA Nord Italia