Fecondazione eterologa gratuita in Toscana: accesso garantito per tutti

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fecondazione eterologa in toscana: un servizio gratuito per le coppie residenti

La fecondazione eterologa sarà disponibile senza costi per le coppie che risiedono in Toscana. Questa decisione è stata presa attraverso una delibera di Giunta, proposta dall’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, e mira a garantire l’accesso equo alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Inoltre, si prevede una compartecipazione economica per il reperimento dei gameti.

misure adottate dalla regione

Secondo quanto dichiarato dal presidente della Regione, Eugenio Giani, e dall’assessore Bezzini, questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per affrontare la problematica legata ai costi non coperti dal nuovo nomenclatore nazionale. “Con questo atto andiamo a correggere una distorsione introdotta dal nuovo nomenclatore nazionale”, hanno affermato i rappresentanti regionali.

obiettivi della delibera

L’obiettivo principale è quello di supportare le coppie che ogni anno si rivolgono ai centri toscani per accedere alla fecondazione eterologa. La misura è vista come un modo per rafforzare il ruolo della Toscana come punto di riferimento nazionale in questo ambito e per sostenere i diritti dei cittadini. Inoltre, si considera essenziale anche nel contesto del calo demografico attuale.

procreazione medicalmente assistita e normative vigenti

La procreazione medicalmente assistita è stata inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) grazie a un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri nel gennaio 2017, prevedendo l’erogazione gratuita su tutto il territorio italiano. Un successivo decreto del ministro della salute ha stabilito tariffe massime riconosciute alle Regioni per prestazioni ambulatoriali e protesiche, escluse quelle relative all’acquisto di gameti da donatori esterni.

costi per le coppie non residenti

Per le coppie residenti in Toscana, la prestazione rimarrà gratuita. Al contrario, le coppie provenienti da altre regioni dovranno contribuire con una spesa pari a:

  • 1.500 euro per l’acquisto di ovociti;
  • 500 euro per l’acquisto di gameti maschili.