Deportazioni di europei a Guantanamo, anche italiani tra gli arrestati

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trasferimenti imminenti a Guantanamo

Recenti informazioni rivelano che l’amministrazione Trump sta per avviare il trasferimento di migliaia di stranieri, attualmente presenti illegalmente negli Stati Uniti, verso la base militare di Guantanamo, situata a Cuba. Secondo quanto riportato dal Washington Post, le operazioni potrebbero iniziare entro questa settimana e coinvolgerebbero anche cittadini italiani.

origine dei trasferimenti

I soggetti in questione provengono da diverse nazioni europee alleate, tra cui:

  • Regno Unito
  • Italia
  • Francia
  • Germania
  • Irlanda
  • Belgio
  • Paesi Bassi
  • Lituania
  • Polonia
  • Turchia
  • Ucraina

A questi si aggiungono anche individui provenienti da paesi extraeuropei, con una significativa presenza di persone originarie di Haiti.

sensibilità della situazione

Il Washington Post sottolinea che il tema è considerato “altamente sensibile”. Si prevede che l’amministrazione non informerà i governi stranieri riguardo agli imminenti trasferimenti, nemmeno quelli di stati alleati come Regno Unito, Germania e Francia. Le autorità statunitensi considerano tutti i soggetti coinvolti come immigrati illegali.

preparazione delle operazioni a Guantanamo

I piani previsti includono visite mediche per circa 9000 individui al fine di verificare la loro idoneità al trasferimento nella base. Sorgono dubbi sulla capacità della struttura di accogliere un numero così elevato di persone, significativamente superiore rispetto ai migranti già gestiti nei mesi precedenti.

L’uso intensivo della base di Guantanamo è visto come necessario per alleviare la pressione sulle strutture detentive americane. Queste ultime sono attualmente sotto stress a causa dell’intensa attività di deportazione avviata dall’amministrazione Trump sin dall’inizio del secondo mandato.

dichiarazioni sull’operazione di deportazione

A gennaio 2025, Trump aveva annunciato l’intenzione di deportare fino a 30mila persone verso Guantanamo. Nel mese successivo alcuni gruppi di migranti sono stati riportati da Cuba in Louisiana, alimentando interrogativi sull’efficacia della base nell’affrontare tali operazioni.