Chirurgia cardiaca a pisa: studio sulle strategie trasfusionali per pazienti con bypass cardiopolmonare

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emodiluizione normovolemica acuta: nuove evidenze scientifiche

Recentemente, è stato pubblicato uno studio innovativo sul New England Journal of Medicine, che ha messo in discussione l’efficacia dell’emodiluizione normovolemica acuta (ANH) durante gli interventi di chirurgia cardiaca. Questo approccio, considerato utile per ridurre la necessità di trasfusioni di sangue allogenico, è stato oggetto di un’analisi approfondita condotta da un team guidato da Fabio Guarracino, direttore dell’Unità operativa di Anestesia e rianimazione cardiotoracovascolare dell’Aoup.

la tecnica dell’emodiluizione normovolemica acuta

L’ANH prevede il prelievo di una parte del sangue del paziente poco prima dell’intervento, sostituita temporaneamente con soluzioni liquide. Questa procedura mira a mantenere costante il volume ematico circolante e a ridurre la perdita effettiva di globuli rossi durante l’intervento. Il sangue prelevato rappresenta una riserva importante da reinfondere al termine della chirurgia.

risultati dello studio

I risultati ottenuti dallo studio hanno mostrato che non c’è stata una significativa riduzione nel numero di pazienti che hanno richiesto trasfusioni durante il ricovero ospedaliero. In particolare:

  • 27.3% dei pazienti nel gruppo ANH ha ricevuto almeno una trasfusione;
  • 29.2% nel gruppo di controllo.

Tale differenza non è risultata clinicamente o statisticamente rilevante. Inoltre, non sono state osservate differenze significative riguardo alla mortalità a 30 giorni o alle complicanze ischemiche e renali acute tra i due gruppi.

implicazioni cliniche e future direzioni della ricerca

I risultati suggeriscono che l’ANH non contribuisce a migliorare gli esiti clinici né a ridurre le necessità trasfusionali. Questo studio multicentrico ha coinvolto 2.010 pazienti, dimostrando così la solidità delle evidenze ottenute e aprendo la strada a nuove linee guida nella pratica clinica.

La ricerca si è svolta sotto il coordinamento dell’Irccs San Raffaele di Milano ed è stata finanziata dal Ministero della Salute italiano, segnalando l’importanza della sostenibilità economica nel sistema sanitario attuale.

collaboratori chiave dello studio

  • Fabio Guarracino
  • Michela Villano
  • Aoup – Clinical Trial Center
  • Comitato etico Regione Toscana Area vasta nord-ovest

I risultati ottenuti incoraggiano ulteriori ricerche sulle strategie per ottimizzare la gestione del sangue nei pazienti sottoposti ad interventi cardiochirurgici e altre procedure ad alto rischio emorragico.