Chiara Poggi e la stampella sulla coscia: cosa sta succedendo con Paola Cappa?

Nuove scoperte sull’omicidio di Chiara Poggi: il segno sulla coscia analizzato

Una lesione geometrica presente sulla coscia sinistra di Chiara Poggi potrebbe rivelarsi determinante per rivedere l’intera dinamica dell’omicidio avvenuto a Garlasco. A sostenere questa tesi è il medico legale Pasquale Mario Bacco, che, attraverso le pagine del settimanale Giallo, propone un’ipotesi destinata a suscitare ampio dibattito.

Secondo l’esperto, la forma del segno non sarebbe riconducibile a una scarpa, bensì ai piedini antiscivolo di una stampella. Nel frattempo, si sono intensificati i riflettori sul comportamento della cugina Paola Cappa, che ha attirato l’attenzione degli inquirenti.

Garlasco: il segno associabile a una stampella sulla coscia di Chiara Poggi

L’impatto alla coscia sinistra di Chiara? Non proviene da una scarpa. È compatibile con una stampella, afferma con fermezza Bacco. Secondo il medico legale, come riportato dal settimanale Giallo e da Mowmag, la conformazione dell’ecchimosi lascia pochi dubbi: si tratterebbe di un marchio troppo definito, caratteristico del piedino di una stampella, contraddistinto da “tre elementi puntiformi”.

L’interpretazione proposta modifica radicalmente quanto emerso dall’autopsia condotta dal dottor Ballardini, secondo cui si trattava di un colpo inferto da un tacco. Bacco sottolinea che “in caso di calpestamento, il sangue tende a concentrarsi in aree specifiche. Una scarpa lascia ‘vuoti’, mentre la stampella no“. Inoltre, l’edema riscontrato suggerirebbe che la ferita sia stata inflitta mentre Chiara Poggi era ancora in vita. Anche le tracce individuate dai RIS – semicerchi intersecanti con un diametro di tre centimetri – sembrerebbero essere compatibili con i piedini delle stampelle.

I punti oscuri nel racconto di Paola Cappa

Anche il comportamento della cugina Paola Cappa, al momento del delitto utilizzante delle stampelle a causa di un incidente in bicicletta avvenuto nel luglio precedente e seguito da intervento e tutore, suscita interrogativi. Nonostante ciò, non è mai stato approfondito un possibile collegamento tra le stampelle e la lesione sulla coscia della vittima.

Diversamente, la cugina ha raccontato alla stampa una presunta “sorellanza” con Chiara Poggi, menzionando serate trascorse insieme in discoteca e momenti condivisi. Tale narrazione si è rivelata infondata: risultava essere un fotomontaggio srealizzato assieme alla sorella gemella per dare l’impressione che vi fosse una forte intesa tra loro tre.

L’interrogativo resta: “Percché inventare una vicinanza inesistente?“. Quale protezione si cercava attraverso questa versione? E quale attenzione si voleva distogliere?

  • Pasquale Mario Bacco – Medico legale
  • Dottor Ballardini – Autopsia originale
  • Cugina Paola Cappa – Testimonianza chiave
  • Sorella gemella – Coinvolta nel fotomontaggio
  • SERVIZIO RIS – Tracce analizzate sul luogo del crimine