Caso Garlasco, inizia l’incidente probatorio sui reperti e la traccia 10

Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi continua a suscitare interesse e attenzione, con nuovi sviluppi che emergono durante l’incidente probatorio in corso. La giornata del 17 giugno 2025 segna un importante passo avanti nelle indagini, con la Polizia scientifica impegnata nella revisione di prove cruciali.
incidente probatorio sull’omicidio di chiara poggi
Oggi, presso gli uffici della Polizia scientifica a Milano, si svolgerà un incontro tra esperti per analizzare i reperti legati all’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. La genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani, nominati dalla giudice Daniela Garlaschelli, collaboreranno con consulenti delle parti coinvolte per esaminare le nuove evidenze.
analisi dei reperti
Il primo obiettivo è garantire che la catena di custodia sia stata rispettata. Sarà necessario verificare la corrispondenza tra i verbali e il contenuto degli scatoloni ricevuti dai periti. Tra i punti da esaminare vi sono:
- 35 fascette para-adesive con impronte rinvenute sulla scena del crimine;
- Due DNA maschili trovati sulle unghie della vittima;
- Reperti biologici provenienti dal pattume della villetta.
elementi non esaminati
Tra i materiali mai analizzati ci sono diversi oggetti rinvenuti nel sacchetto azzurro della pattumiera, come:
- Due vaschette di Fruttolo;
- Un brick di Estathè;
- Diverse posate e imballaggi vari.
impronte e tracce rilevanti
L’incidente probatorio include anche l’impronta repertata dal Ris di Parma sulla porta d’ingresso della casa Poggi. Questa impronta non risulta attribuibile né ad Andrea Sempio né ad Alberto Stasi, già condannato per l’omicidio. È importante notare che l’impronta palmare lasciata sulla scala dove fu trovata Chiara non rientra nell’indagine attuale.
conclusioni sulla procedura
Sebbene non siano previsti colpi di scena immediati durante questo incontro iniziale, si prevede che le discussioni tra i dieci consulenti stabiliscano le modalità operative per proseguire con l’incidente probatorio nei prossimi tre mesi.