Bossetti confessa il tentato suicidio e prega per Yara ogni giorno

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L’intervista rilasciata da Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, offre uno spaccato della sua vita in carcere e delle sue dichiarazioni riguardo alla vicenda che lo ha visto coinvolto. Attraverso le parole di Bossetti, emerge un quadro complesso e controverso di un uomo che continua a proclamarsi innocente dopo undici anni dal suo arresto.

L’intervista con Fagnani

Durante il colloquio con Francesca Fagnani, Bossetti ha ribadito la sua posizione di innocenza: “Sopravvivo all’ingiustizia che sono costretto a vivere ogni giorno”, affermando di non sentire alcuna colpa. La condanna è stata confermata dalla Cassazione il 12 ottobre 2018 e, secondo Bossetti, l’etichetta del “mostro” rimarrà sempre associata a lui.

Il dolore dei genitori di Yara

I genitori della vittima hanno espresso il loro profondo dolore per la perdita: “Nessuno ci darà indietro Yara”, affermando che la giustizia non è stata completamente raggiunta. Bossetti ha commentato questo aspetto dicendo: “Il dolore di un genitore che perde un figlio è terribile”.

La vita in carcere

Riguardo al suo tempo trascorso in prigione, Bossetti ha parlato dei rapporti con i familiari e dell’impatto emotivo della detenzione. Ha ricevuto numerose lettere di supporto da parte del pubblico e ha sottolineato come la rabbia si sia trasformata in forza grazie ai suoi cari.

Il rapporto con la moglie

Bossetti ha rivelato dettagli sulla sua relazione con Marita Comi, descrivendola come felice fino alla scoperta dei tradimenti da parte della moglie. Nonostante le difficoltà, afferma che il sostegno reciproco persiste.

Il tentato suicidio

In seguito alle rivelazioni sull’infedeltà della moglie, Bossetti ha vissuto un momento critico nella sua vita: “Ho tentato il suicidio appena tornato in cella”. Questo evento segna una delle fasi più drammatiche del suo percorso carcerario.

“Sono innocente”

Descrivendo il momento del suo arresto, Bossetti racconta l’esperienza traumatica subita dalle forze dell’ordine. Sottolinea anche l’impossibilità di fornire un alibi durante le ore della scomparsa di Yara Gambirasio.

Il DNA e le indagini

Le analisi del DNA hanno giocato un ruolo cruciale nel caso. Bossetti contesta i risultati ottenuti sulle tracce rinvenute sugli indumenti della vittima. La discussione verte sull’affidabilità delle prove scientifiche presentate contro di lui.

  • Massimo Bossetti – Condannato per omicidio
  • Francesca Fagnani – Intervistatrice
  • Yara Gambirasio – Vittima dell’omicidio
  • Marita Comi – Moglie di Massimo Bossetti

L’esito scientifico e le speranze per il futuro

Infine, Bossetti esprime la sua mancanza di fiducia nei test scientifici effettuati sul suo DNA e riflette su ciò che spera per il futuro: “Non riesco a vedere un futuro per me”. Riconosce l’importanza della fede nella sua vita quotidiana e continua a chiedere sostegno morale mentre affronta questa difficile situazione.

  • Sostegno familiare – Importante per la resilienza psicologica
  • Difficoltà emotive legate all’arresto – Momento traumatico nella vita personale
  • Pensieri quotidiani su Yara – Un gesto simbolico verso la vittima