Bonus cultura: denunce per spid irregolari a Firenze

Recentemente, la polizia postale di Firenze ha svelato un’importante frode legata al Bonus Cultura, con l’assistenza della Procura. Questa operazione ha portato alla denuncia di dieci individui e a perquisizioni in diverse regioni italiane. Gli indagati avrebbero fatto uso di Spid irregolari per attivare in modo illegittimo i voucher da 500 euro destinati ai neodiciottenni, appropriandosi così di fondi pubblici attraverso attività commerciali fittizie.

Dettagli dell’indagine sulla frode

L’inchiesta è iniziata nell’estate del 2023, a seguito di circa 70 denunce presentate da giovani truffati. Le indagini hanno rivelato che gli autori creavano identità digitali “parallele” per accedere ai bonus cultura altrui. I voucher venivano spesi attraverso vendite simulate, supportate dall’emissione di fatture elettroniche false, seguite dalla richiesta di rimborso al Ministero della Cultura.

I numeri della frode

Sono stati identificati oltre 2.500 Spid irregolari, con circa 2.000 voucher attivati illecitamente, causando un danno stimato intorno a 400.000 euro. In risposta a questa situazione, il Ministero della Cultura ha sospeso cautelativamente i rimborsi.

Azione delle forze dell’ordine

Nell’ambito delle perquisizioni effettuate, sono stati sequestrati vari beni tra cui:

  • Dispositivi informatici
  • Credenze Spid
  • Firme digitali
  • P.O.S.
  • Conti correnti bancari

I reati contestati agli indagati

I reati attribuiti agli individui coinvolti includono:

  • Frode informatica
  • Truffa aggravata per erogazioni pubbliche
  • Riciclaggio