Benigni in tv: l’appello all’europa su dazi e nazionalismo

roberto benigni e l’europa: riflessioni su nazionalismo e pace

In un’importante intervista trasmessa su Rai1 all’interno del programma Cinque Minuti, Roberto Benigni ha affrontato temi cruciali riguardanti il futuro dell’Europa, la questione della pace e i pericoli legati al crescente nazionalismo. L’attore toscano, ospite di Bruno Vespa, ha condiviso le sue opinioni in concomitanza con l’uscita del suo nuovo libro, Il sogno, pubblicato da Einaudi Stile Libero.

l’appello di benigni all’unione europea

Nell’intervista, Benigni ha espresso il suo profondo amore per l’Unione Europea, definendosi un “europeista estremista“. Secondo lui, l’Europa rappresenta “l’unico sogno che abbiamo per noi e per le generazioni future“. Ha anche evidenziato la presenza di due anime nell’Unione: una positiva e una negativa. La prima è quella del Parlamento e della Commissione Europea; la seconda è quella intergovernativa in cui operano i capi dei governi europei, caratterizzata dalla regola dell’unanimità.

L’attore ha criticato questo sistema decisionale, sottolineando come l’Europa abbia avuto un ruolo fondamentale nel mantenere la pace. “Abbiamo vissuto il periodo di pace più lungo dai tempi della guerra di Troia“, ha affermato.

dazi commerciali e rischio nazionalismo

Rispondendo a una domanda di Bruno Vespa sui dazi imposti dall’ex presidente americano Trump, Benigni ha dichiarato: “I dazi sono portatori di guerra; mettono a repentaglio la pace sempre“. Li ha descritti come parte di una “wars commerciale“, considerata da lui “la guerra più stupida della storia”.

Sebbene riconosca l’unicità del progetto europeo, Benigni ha messo in guardia dal ritorno del , distinguendolo dal patriottismo. Ha avvertito: “Bisogna guardarsi da coloro che vogliono rendere il loro paese più grande degli altri… sono estremamente pericolosi!

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