Bassetti contesta l’indifferenza della politica sulle minacce ai medici

minacce ai medici e campagna d’odio
Il fenomeno delle minacce nei confronti dei professionisti della salute, in particolare degli infettivologi, sta suscitando un crescente allarme. Secondo Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, tale situazione è alimentata da una vera e propria campagna d’odio orchestrata da alcune forze politiche.
indignazione per le minacce alla premier
Bassetti sottolinea che è comprensibile l’indignazione generale e la solidarietà espressa verso la premier Meloni a seguito delle minacce ricevute dalla figlia. Egli evidenzia che anche molti medici, tra cui lui stesso, subiscono insulti e intimidazioni quotidianamente sui social media. Questi attacchi non ricevono la stessa attenzione e condanna pubblica.
la disparità nella condanna delle minacce
L’infettivologo fa notare come ci sia una disparità nel trattamento mediatico: mentre le minacce contro i politici generano reazioni unanimi, quelle rivolte agli operatori sanitari sembrano passare inosservate. La mancanza di una condanna chiara da parte della politica potrebbe indicare un problema più profondo nella società.
la risposta alle intimidazioni
Bassetti ha deciso di affrontare queste aggressioni in modo diretto. Ha annunciato che ogni volta che riceverà una minaccia pubblicherà il nome e il cognome dell’autore sui suoi canali social. Questo approccio mira a rendere noti i responsabili di tali attacchi e a denunciare l’ambiente ostile in cui operano i medici.
- Matteo Bassetti – Direttore Malattie infettive ospedale policlinico San Martino di Genova
- Giorgia Meloni – Premier italiana
- Operatori sanitari – Medici e infermieri coinvolti nelle vaccinazioni
- Cittadini – Riferimento al disinteresse verso le elezioni
il divario tra politica e vita reale
Bassetti conclude evidenziando un crescente divario tra il mondo politico e quello della vita reale. In quest’ultimo, professionisti come insegnanti, medici e poliziotti possono essere vittime di insulti senza alcuna reazione significativa da parte della società. Tale situazione contribuisce all’allontanamento dei cittadini dalla partecipazione politica.