Aggressione pitbull: bimba di 2 anni e madre ferite in un attacco brutale

aggressione di un pitbull a una bambina di 2 anni in italia

Un pomeriggio apparentemente normale in Italia si è trasformato in un dramma per una famiglia, quando un pitbull, inizialmente considerato affettuoso, ha attaccato una bambina di 2 anni, infliggendole ferite alla testa. La madre della piccola ha tentato di intervenire per proteggere la figlia, subendo anch’essa delle lesioni durante l’aggressione.

i fatti: dall’incidente al pronto soccorso

L’episodio è avvenuto mercoledì 18 giugno intorno alle 17:30, mentre la bambina si trovava nell’abitazione dei nonni materni insieme alla madre. Il pitbull, appartenente al compagno della nonna, ha azzannato la piccola alla testa, provocando gravi lesioni. La madre ha reagito prontamente nel tentativo di separare la figlia dall’animale e ha riportato diverse ferite nella sua azione difensiva.

I soccorsi sono stati rapidi: la bimba è stata trasportata inizialmente al punto di primo intervento e successivamente trasferita all’ospedale. Qui le sue condizioni hanno richiesto ulteriori accertamenti presso il reparto di Neurologia, dove è stata sottoposta a TAC e risonanza magnetica. Fortunatamente, le notizie hanno confermato che la bambina non corre rischi per la vita.

conseguenze legali e custodia dell’animale

I Carabinieri hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’aggressione. È stato disposto il sequestro del pitbull, ora sotto custodia delle autorità competenti. La responsabilità ricade sul proprietario dell’animale, ovvero il compagno della nonna, le cui azioni sono attualmente esaminate dalla magistratura. Gli investigatori stanno valutando anche le modalità di custodia del cane e possibili violazioni riguardanti la sicurezza degli animali potenzialmente pericolosi.

L’incidente solleva importanti questioni sulla sicurezza domestica, sulla gestione delle razze considerate “potenzialmente pericolose” e sull’importanza del ruolo dei proprietari nella prevenzione delle aggressioni. Le autorità evidenziano quanto sia fondamentale socializzare gli animali fin dalla giovane età e implementare misure di sicurezza adeguate come guinzagli o museruole.

  • Bambini piccoli coinvolti nell’incidente
  • Mamma della bambina aggredita
  • Pitbull sequestrato dalle autorità
  • Carenza nella gestione della sicurezza da parte del proprietario dell’animale
  • Soccorritori intervenuti rapidamente dopo l’aggressione
  • Caronieri impegnati nelle indagini post-incidenti

L’accaduto rappresenta una dolorosa lezione per ogni famiglia: anche in ambienti familiari percepiti come sicuri, convivere con animali forti richiede grande responsabilità e attenzione. L’intervento tempestivo della madre ha limitato i danni; ora si spera in una pronta guarigione della bimba e in un chiarimento giuridico riguardante questo tragico incidente domestico.