Accordo tra enel green power e la famiglia di Alessandro D’Andrea sulla strage di suviana

Un accordo transattivo è stato raggiunto tra Enel Green Power e i familiari di Alessandro D’Andrea, uno dei sette lavoratori deceduti il 9 aprile 2024 a seguito dell’esplosione presso la centrale idroelettrica di Bargi, situata sul lago di Suviana nell’Appennino bolognese.
Dettagli dell’accordo
Con l’intesa raggiunta, la famiglia D’Andrea, rappresentata dall’avvocato Gabriele Bordoni, non parteciperà attivamente al procedimento penale. Rimarrà formalmente tra le parti offese e avrà la possibilità di seguire l’andamento delle indagini in qualità di osservatrice.
Profilo del lavoratore deceduto
Alessandro D’Andrea era un tecnico specializzato originario di Palaia, ma risiedeva a Milano. Lavorava per la Voith di Cinisello Balsamo. Fin dai primi giorni successivi alla tragedia, Enel Green Power ha espresso l’intenzione di avviare un dialogo con le famiglie delle vittime. Sono in corso trattative simili anche con altri parenti dei lavoratori scomparsi.
Indagini in corso
Le indagini condotte dalla Procura di Bologna continuano senza sosta. Recentemente, all’interno dell’impianto sono state effettuate nuove attività da parte dei consulenti tecnici per il recupero dei dispositivi sommersi. Le indagini mirano ad accertare eventuali responsabilità penali legate all’accaduto.
Persone coinvolte nelle indagini
- Alessandro D’Andrea – Tecnico specializzato
- Avvocato Gabriele Bordoni – Rappresentante della famiglia D’Andrea
- Consulenti tecnici della Procura di Bologna
- Membri delle famiglie delle altre vittime
- Persone coinvolte nel dialogo con Enel Green Power