Vandalizzato monumento Ramelli e Pedenovi a Sesto San Giovanni

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vandalismo al monumento di Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi

Un recente episodio di vandalismo ha colpito il monumento dedicato a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, inaugurato di recente a Sesto San Giovanni, nel Milanese. Questo atto ignobile non rappresenta solo un oltraggio alla memoria dei due uomini, ma evidenzia anche la persistenza dell’odio ideologico che li ha portati alla morte.

reazioni istituzionali all’atto vandalico

La premier Giorgia Meloni ha espresso il proprio sdegno attraverso un post sui social, definendo l’accaduto come “un ennesimo indegno oltraggio”. Ha sottolineato l’importanza di difendere la verità contro l’intolleranza, affermando che ricordare Ramelli e Pedenovi è un dovere morale e una questione di giustizia storica.

dichiarazioni del sindaco di Sesto San Giovanni

Anche il sindaco Roberto Di Stefano ha condannato fermamente l’atto vandalico, descrivendolo come “un gesto vile e inaccettabile”. Ha dichiarato che imbrattare un luogo pubblico non è solo inciviltà, ma un attacco diretto alla memoria e ai valori della comunità. Il sindaco ha ribadito l’impegno della città a combattere ogni forma di odio politico e divisione tra i cittadini.

  • Sergio Ramelli
  • Enrico Pedenovi
  • Giorgia Meloni
  • Roberto Di Stefano

l’importanza della commemorazione

L’intitolazione del monumento a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi rappresenta un tentativo significativo di affermare che tutte le vittime dell’odio politico meritano rispetto. La decisione di onorare queste figure storiche si inserisce in un contesto più ampio dove la memoria collettiva deve essere preservata e rispettata.

il messaggio finale delle autorità

Le parole della premier Meloni e del sindaco Di Stefano evidenziano la necessità di mantenere vivo il ricordo delle vittime dell’odio politico, sottolineando quanto sia fondamentale per la società contemporanea affrontare questi temi con serietà e responsabilità.