Tumori in italia: 14 mesi per accedere ai nuovi farmaci secondo gli oncologi

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ritardi nell’accesso ai trattamenti per il cancro alla prostata in Piemonte

La situazione attuale dei pazienti affetti da cancro alla prostata in Piemonte evidenzia gravi difficoltà di accesso ai nuovi trattamenti. Recenti dati indicano che, dopo l’approvazione dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema), i pazienti italiani devono attendere 441 giorni per accedere a terapie innovative, un tempo significativamente inferiore rispetto alla media europea di 586 giorni, ma ben lontano dai soli 110 giorni della Germania.

disparità territoriali nella disponibilità delle cure

Un aspetto preoccupante riguarda l’introduzione del primo radioligando rimborsato per il trattamento del tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione. Nonostante l’approvazione avvenuta quasi tre mesi fa, questo trattamento non è ancora disponibile in tutte le regioni italiane. In particolare, il Piemonte non ha ancora riconosciuto i centri prescrittori, impedendo così ai pazienti locali di accedere a questa cura innovativa.

denuncia dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha sollevato queste problematiche durante il convegno nazionale ‘Cancer Research: from Chicago to Bari’, sottolineando l’importanza di garantire pari opportunità terapeutiche a tutti i pazienti. Il presidente Aiom, Francesco Perrone, ha evidenziato come le lungaggini burocratiche e le valutazioni locali possano compromettere la tempestività nell’accesso ai farmaci.

necessità di eliminare ostacoli burocratici

Perrone ha inoltre sottolineato che la terapia con radioligandi rappresenta una delle più promettenti innovazioni nel campo della medicina oncologica. I pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente hanno bisogno urgente di accesso a queste terapie, dato che spesso si trovano in condizioni cliniche critiche.

dati sul cancro alla prostata in italia

Il cancro alla prostata è il tumore più comune tra gli uomini italiani, con circa 40.200 nuove diagnosi previste nel 2024. A partire dal 3 marzo 2025, Aifa ha approvato il rimborso del Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan per specifici pazienti oncologici. Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom, ha denunciato che i residenti piemontesi devono recarsi in altre regioni per ricevere trattamenti adeguati.

centri abilitati e carenze organizzative

I centri autorizzati in Piemonte ad oggi includono l’ospedale Mauriziano di Torino e quello di Alessandria; La mancanza di una chiara organizzazione regionale limita ulteriormente l’accesso alle cure necessarie.

  • Francesco Perrone – Presidente Aiom
  • Robert Nisticò – Presidente Aifa
  • Massimo Di Maio – Presidente eletto Aiom
  • Cancer Research: from Chicago to Bari – Convegno nazionale Aiom
  • Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan – Nuovo trattamento approvato
  • Ospedale Mauriziano di Torino – Centro abilitato somministrazione radioligandi
  • Ospedale di Alessandria – Centro abilitato somministrazione radioligandi