Tumore al seno triplo negativo, nuove speranze con gli anticorpi farmaco-coniugati

risultati dello studio Ascent-04/Keynote-D19 al congresso asco 2025
Durante il Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (Asco) 2025, sono stati presentati risultati significativi riguardanti il trattamento del tumore al seno triplo negativo. Questo tipo di carcinoma mammario, che rappresenta circa il 15% delle diagnosi totali, è noto per la sua aggressività e difficoltà di trattamento. I dati emersi dallo studio clinico internazionale di fase 3 Ascent-04/Keynote-D19 rivelano come la combinazione di sacituzumab govitecan e pembrolizumab possa ridurre il rischio di progressione della malattia del 35% rispetto all’attuale standard terapeutico.
benefici del trattamento combinato
Le pazienti che hanno ricevuto sacituzumab govitecan in associazione a pembrolizumab hanno mostrato una sopravvivenza libera da progressione pari a 11,2 mesi, rispetto ai 7,8 mesi nel gruppo trattato con chemioterapia e pembrolizumab. Inoltre, la durata mediana della risposta nel gruppo con sacituzumab govitecan ha raggiunto i 16,5 mesi, contro i 9,2 mesi dell’altro braccio dello studio.
dichiarazioni degli esperti
Giuseppe Curigliano, presidente eletto della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo), ha sottolineato l’importanza di queste scoperte: “Quasi metà delle pazienti con tumore della mammella triplo negativo non riesce a ricevere un altro trattamento oltre la prima linea”. Ha evidenziato come sacituzumab govitecan rappresenti un’opzione innovativa in grado di colpire specificamente le cellule tumorali riducendo al contempo la tossicità per i tessuti sani.
il contesto epidemiologico
Nel 2024 si stima che in Italia ci saranno quasi 53.700 nuove diagnosi di tumore al seno. La forma triplo negativa è particolarmente preoccupante poiché non risponde né alla terapia ormonale né ai farmaci mirati su HER2. Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), ha affermato l’urgenza di nuove opzioni terapeutiche per garantire qualità e quantità della vita alle pazienti.
struttura dello studio Ascent-04/Keynote-D19
Lo studio ha coinvolto un totale di 443 pazienti provenienti da 26 Paesi, suddivisi casualmente tra due gruppi: uno trattato con sacituzumab govitecan e pembrolizumab e l’altro con chemioterapia e pembrolizumab. Gli eventi avversi più comuni nel gruppo sperimentale includevano neutropenia (43%) e diarrea (10%), mentre nel gruppo controllato si sono registrati neutropenia (45%), anemia (16%) e trombocitopenia (14%).
- Giuseppe Curigliano – Presidente Eletto Esmo
- Francesco Perrone – Presidente Aiom
- Pazienti arruolati: 443 da 26 Paesi
- Sacituzumab govitecan – Farmaco innovativo
- Pembrolizumab – Farmaco immunoterapico