Trump chiede a Putin quando finisce la guerra

Recentemente, si è svolta una conversazione telefonica tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, incentrata sul conflitto in Ucraina. Durante questo scambio, sono emerse dichiarazioni significative riguardo ai futuri negoziati di pace e alla possibilità di un cessate il fuoco.
Dichiarazioni di Trump
Trump ha descritto la telefonata come positiva, sottolineando che “Russia e Ucraina avvieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco”. Ha aggiunto che le condizioni saranno discusse direttamente tra le due nazioni coinvolte, poiché solo loro conoscono i dettagli necessari per una trattativa efficace. Inoltre, ha informato vari leader internazionali riguardo all’inizio dei colloqui.
- Volodymyr Zelensky – Presidente ucraino
- Ursula von der Leyen – Presidente della Commissione europea
- Emmanuel Macron – Presidente francese
- Giorgia Meloni – Primo ministro italiano
- Friedrich Merz – Cancelliere tedesco
- Alexander Stubb – Presidente finlandese
- Keir Starmer – Primo ministro britannico
Dichiarazioni di Putin
Dopo la conversazione con Trump, Putin ha definito l’incontro “informativo” e ha espresso la sua disponibilità a cooperare per trovare una soluzione pacifica alla crisi ucraina. Ha evidenziato l’importanza di raggiungere compromessi reciproci prima di procedere verso un cessate il fuoco definitivo.
Compromessi necessari secondo Putin
Putin ha affermato che sia Russia che Ucraina devono lavorare insieme su un memorandum riguardante un possibile accordo di pace e che i colloqui recenti hanno mostrato segnali positivi nel processo negoziale.
Dichiarazioni di Zelensky
Zelensky ha richiesto esplicitamente che nessuna decisione venga presa riguardo all’Ucraina senza il consenso del suo governo. Ha inoltre sottolineato l’importanza delle sanzioni statunitensi contro la Russia come fattore determinante per influenzare la prosecuzione della guerra.
Disponibilità a negoziare
Zelensky ha confermato la volontà dell’Ucraina di partecipare attivamente ai negoziati in qualsiasi formato possa portare a risultati concreti. Ha menzionato diverse sedi possibili per i colloqui, inclusi paesi come Turchia e Svizzera.