Trump caccia Waltz e nomina ambasciatore all’Onu

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Il recente sviluppo politico negli Stati Uniti ha portato a significativi cambiamenti all’interno dell’amministrazione Trump, con il licenziamento del consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz. Questo evento ha scatenato una serie di reazioni e decisioni strategiche da parte del presidente.

Licenziamento di Waltz

Mike Waltz è stato rimosso dal suo incarico a causa dello scandalo noto come ‘chatgate’, che ha coinvolto la diffusione non autorizzata di piani d’attacco contro gli Houthi. La responsabilità della sicurezza nazionale è stata temporaneamente trasferita al segretario di Stato, Marco Rubio. Il presidente Trump ha espresso il suo dispiacere riguardo alla situazione, elogiando i membri rimasti dell’amministrazione mentre mantenendo un silenzio significativo su Waltz.

Annuncio e nuovo ruolo per Waltz

Poco dopo il licenziamento, Trump ha annunciato tramite un post sui social media che Mike Waltz sarà nominato ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Il presidente ha sottolineato l’impegno di Waltz nei confronti della nazione durante le sue precedenti esperienze in uniforme e come consulente per la sicurezza nazionale.

Doppio incarico per Rubio

Marco Rubio assumerà quindi anche il ruolo di Consigliere per la Sicurezza Nazionale ad interim, continuando a guidare il Dipartimento di Stato. Questo doppio incarico riflette la fiducia che Trump ripone nel segretario di Stato.

Precarietà del ruolo di consigliere

La posizione di consigliere per la sicurezza nazionale si dimostra estremamente instabile nelle amministrazioni Trump. In passato, diversi consiglieri hanno avuto carriere brevi: Michael Flynn è rimasto solo 25 giorni, seguito da H.R. McMaster e John Bolton, con Robert O’Brien che ha ricoperto l’incarico successivamente.

Declino della credibilità di Waltz

Le recenti dichiarazioni del presidente avevano inizialmente assolto Waltz da eventuali colpe; Nel corso delle settimane successive, la sua influenza all’interno della Casa Bianca è diminuita notevolmente. Le voci sul suo destino professionale erano già emerse prima dell’annuncio ufficiale.

  • Donald Trump
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  • Marco Rubio
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  • Steve Witkoff
  • Tammy Bruce
  • Michael Flynn
  • H.R. McMaster
  • John Bolton
  • Robert O’Brien