Teresa Vergalli, la partigiana Anuska che ha lasciato il segno

morte di teresa vergalli: una figura simbolo della resistenza
La scomparsa di Teresa Vergalli, conosciuta come la partigiana ‘Anuska’, è stata annunciata con grande tristezza dall’Anpi nazionale. La notizia ha colpito profondamente, poiché Vergalli aveva dedicato la sua vita alla lotta per i diritti e la libertà.
un’eredità di coraggio e impegno
Nata a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, l’11 ottobre 1927, Teresa iniziò il suo percorso nella Resistenza ancora da studentessa. Fece parte della 76ª Sap e della 144ª Brigata Garibaldi, svolgendo un ruolo cruciale come staffetta. La sua funzione era estremamente rischiosa; portava con sé una pistola per difendersi da eventuali catture da parte dei nazifascisti.
attività dopo la guerra
Dopo la Liberazione, Vergalli si impegnò attivamente nell’Unione delle donne italiane (Udi), promuovendo i diritti femminili e mantenendo viva la memoria antifascista tra le nuove generazioni. In un’intervista rilasciata a Corrado Formigli durante una puntata di Piazza Pulita, sottolineò l’importanza di rimanere vigili sui diritti conquistati.
una voce che lascia un segno
Le parole della segretaria del PD, Elly Schlein, hanno evidenziato il valore del suo operato: “Con lei scompare una donna che ha sempre combattuto per i diritti e la libertà”. Il messaggio finale di Teresa, espresso nella sua ultima intervista, invita a restare uniti e attenti ai diritti ottenuti nel corso degli anni.
- Teresa Vergalli – Partigiana ‘Anuska’
- Elly Schlein – Segretaria del PD
- Corrado Formigli – Giornalista
- Anpi Nazionale – Associazione Nazionale Partigiani Italiani
- Udi – Unione delle Donne Italiane
- Bibbiano – Luogo di nascita
- 76ª Sap e 144ª Brigata Garibaldi – Gruppi partigiani