Suicidio assistito in emilia romagna: morto paziente in attesa di fine vita

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Decisione del Tar sull’accesso al fine vita

In data odierna, il Tar ha emesso un giudizio riguardo al ricorso presentato da una consigliera regionale di Forza Italia e dalle associazioni pro-vita, volto a sospendere l’iter per l’accesso al trattamento di fine vita.

Dettagli sul caso

Un paziente che aspettava di sottoporsi al suicidio assistito aveva completato tutte le fasi burocratiche necessarie per accedere al trattamento. La procedura è stata interrotta dopo che il Tar dell’Emilia Romagna ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dalla consigliera Valentina Castaldini. Il paziente è deceduto per cause naturali poche ore prima della discussione sul ricorso cautelare previsto per oggi.

Comunicazione del decesso

Domenico Menorello e Francesco Fersini, legali della Castaldini e dei comitati pro-vita coinvolti, hanno comunicato l’avvenuto decesso. Gli avvocati hanno specificato che “in udienza è stato comunicato il decesso per cause naturali del paziente”, pertanto il motivo del ricorso cautelare è venuto meno.

Richieste delle associazioni e della consigliera

Nonostante la cessazione del motivo di ricorso, rimane valida la richiesta rivolta al Tar affinché vengano discusse le delibere regionali relative alla materia. La consigliera Castaldini, insieme alle associazioni pro-vita, chiede l’implementazione di linee guida omogenee e procedure standardizzate per le Ausl riguardo alla somministrazione del farmaco necessario per il suicidio assistito. Questo si colloca in attesa dell’approvazione di una legge nazionale che regoli definitivamente il tema.

  • Valentina Castaldini – Consigliera regionale di Forza Italia
  • Domenico Menorello – Legale
  • Francesco Fersini – Legale
  • Membri dei comitati pro-vita