Sms tra von der Leyen e Pfizer: il divieto di accesso annullato

Il recente intervento del Tribunale dell’Unione europea ha avuto un impatto significativo sulla questione della trasparenza nelle comunicazioni tra le istituzioni europee e il settore privato. La decisione di annullare il rifiuto della Commissione europea riguardo all’accesso agli sms scambiati tra Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, e Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, segna un passo importante verso una maggiore apertura.
Annullamento della decisione della Commissione Ue
La Commissione aveva inizialmente negato l’accesso a tali documenti, giustificando la propria posizione con la presunta assenza degli stessi. Il Tribunale ha contestato questa affermazione, evidenziando che non sono state fornite spiegazioni adeguate riguardo alle ricerche effettuate per reperire gli sms o sui criteri utilizzati per considerare irrilevanti i messaggi relativi all’approvvigionamento dei vaccini contro il Covid-19.
Secondo la sentenza, le dichiarazioni della Commissione si basano su ipotesi inadeguate e informazioni inconsistenti. Al contrario, il New York Times e la giornalista Matina Stevi hanno presentato prove concrete a sostegno dell’esistenza di tali comunicazioni.
Trasparenza e accesso ai documenti
Il Regolamento europeo sull’accesso ai documenti stabilisce che il pubblico ha diritto a un elevato grado di trasparenza riguardo agli atti delle istituzioni. In caso di accoglimento del ricorso come avvenuto in questo caso, l’atto contestato viene annullato e l’ente deve colmare eventuali lacune legali. È previsto un termine di due mesi e dieci giorni per eventuali appelli alla sentenza.
Reazione della Commissione Ue
In risposta alla decisione del Tribunale, la Commissione ha dichiarato di aver preso atto del verdetto e si è impegnata a fornire ulteriori dettagli. Ha annunciato che esaminerà attentamente le implicazioni della sentenza e adotterà una nuova decisione con spiegazioni più esaustive.
Impegno per la trasparenza
La Commissione ha inoltre sottolineato che continuerà a rispettare rigorosamente le normative vigenti in materia di registrazione dei documenti per garantire integrità e trasparenza nella gestione degli archivi. L’apertura al pubblico rimane una priorità fondamentale per l’istituzione.
- Ursula von der Leyen – Presidente della Commissione Europea
- Albert Bourla – Amministratore Delegato di Pfizer
- Matina Stevi – Giornalista del New York Times