San Miniato, Federico Zini chiarisce la gogna mediatica ricevuta

maurizio zini parla della fondazione “un abbraccio per un sorriso”
Maurizio Zini, padre di Federico Zini, torna a esprimere la propria opinione riguardo alla fondazione creata in memoria del figlio, il quale nel 2018 commise un femminicidio-suicidio a San Miniato. La proposta di istituire una fondazione a nome del giovane era stata inizialmente osteggiata da numerosi soggetti, inclusa la Regione Toscana. Recentemente, il TAR ha autorizzato la registrazione della fondazione con un nuovo nome, senza alcun riferimento diretto al ragazzo.
chiarimenti e dichiarazioni di maurizio zini
Zini ha rilasciato un comunicato nel quale spiega le ragioni della sua scelta di parlare dopo anni di silenzio. Ha vissuto momenti difficili a causa della gogna mediatica e desidera chiarire alcune questioni legate alla fondazione. Riconosce l’importanza delle responsabilità e ribadisce il dolore provato dalla famiglia di Elisa Amato, esprimendo sincere scuse e richieste di perdono fin dal 2018.
origini della fondazione e obiettivi
La fondazione nasce da un’iniziativa personale di Federico Zini risalente al 2016, quando si dedicò ad offrire conforto ai bambini affetti da malattie gravi. Il progetto prevedeva anche visite in reparti oncologici pediatrici. A gennaio 2018, Federico si rivolse a professionisti per trasformare questa rete solidale in una vera e propria fondazione; I tragici eventi dell’estate dello stesso anno ritardarono tale processo.
- Federico Zini – calciatore nelle serie minori
- Elisa Amato – vittima del femminicidio
- Maurizio Zini – padre di Federico
- Regione Toscana – ente coinvolto nella questione
sviluppi recenti sulla registrazione della fondazione
Dopo il tragico evento che coinvolse Federico ed Elisa, emersero notizie riguardanti una possibile fondazione anti-violenza a nome del giovane. Diverse opposizioni furono sollevate contro tale iniziativa. Maurizio Zini chiarisce che l’obiettivo principale è sempre stato quello di sostenere i bambini malati e le loro famiglie. Nonostante ciò, il tema della violenza di genere è stato inserito nell’oggetto sociale per collaborare con altre iniziative.
difficoltà burocratiche e riconoscimento legale
Nell’anno 2019, la Regione Toscana negò l’iscrizione della Fondazione nel Registro regionale delle persone giuridiche private. Dopo aver effettuato gli adeguamenti richiesti nel 2023 e cambiando denominazione in “Fondazione Un Abbraccio per un Sorriso”, la registrazione fu nuovamente negata ingiustamente. Pertanto, si decise di ricorrere al TAR che ha successivamente confermato la legittimità dell’esistenza della Fondazione.
- TAR – Tribunale Amministrativo Regionale
- Regione Toscana – ente che ha negato l’iscrizione inizialmente
- Soggetti coinvolti nella creazione della Fondazione
- Bambini affetti da patologie gravi – beneficiari principali delle attività
conclusioni sulle affermazioni di zini
Maurizio Zini conclude esprimendo la necessità di verità e rispetto nei confronti delle sue iniziative. Rivendica il diritto degli enti del Terzo Settore a operare senza ostacoli amministrativi ingiustificati e sottolinea come dalla sofferenza possa nascere qualcosa di positivo per aiutare gli altri.