Russia ferma petroliera greca nel Baltico: tensione con Estonia e allerta NATO

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Il Mar Baltico ha assunto un ruolo di primaria importanza, non solo per il commercio marittimo, ma anche per gli equilibri geopolitici in Europa. A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, i Paesi NATO che si affacciano su queste acque hanno incrementato le misure di sorveglianza. Nel contempo, Mosca ha cercato nuove rotte per l’esportazione del proprio petrolio, ricorrendo frequentemente alla cosiddetta flotta ombra, un sistema di petroliere operanti senza assicurazioni occidentali e con strutture societarie poco trasparenti, concepito per eludere le sanzioni imposte.
una regione strategica sotto pressione
Tallinn, capitale dell’, si trova in prima linea nella lotta contro questa rete. Recentemente, un aereo militare russo ha violato lo spazio aereo estone durante un’operazione contro una delle navi coinvolte. Le autorità estoni hanno intensificato i controlli nonostante le possibili ripercussioni diplomatiche con Mosca.
un fermo che accende l’allerta nato
Punto culminante della tensione si è verificato il 18 maggio 2025, quando la Russia ha intercettato la petroliera Green Admire, battente bandiera liberiana e di proprietà greca. L’imbarcazione era partita dal porto estone di Sillamäe e si dirigeva verso Rotterdam, trasportando petrolio di scisto lungo una rotta precedentemente concordata tra Russia, Estonia e Finlandia.
Mosca ha giustificato l’intercettazione sostenendo che il transito violasse alcune normative. Tallinn ha denunciato tale azione come provocatoria e parte integrante delle crescenti tensioni legate alla flotta ombra russa. Il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, ha informato la NATO riguardo all’accaduto e annunciato l’intenzione di modificare le future rotte per evitare transiti nelle acque russe.
L’intercettazione della Green Admire rappresenta un nuovo capitolo nell’instabilità crescente del Baltico. Dietro a un’apparente operazione marittima si cela una strategia politica e militare volta a esercitare pressione sulla regione. Con la NATO in stato di allerta, l’Estonia dimostra determinazione nel resistere alle intimidazioni da parte russa. La guerra delle petroliere è ormai divenuta un fronte attivo nel confronto tra Mosca e l’Occidente.
- Tallinn (capitale dell’Estonia)
- Mosca (Russia)
- Margus Tsahkna (ministro degli Esteri estone)
- NATO (Organizzazione del Trattato Atlantico del Nord)
- Green Admire (petroliera greca)
- Sillamäe (porto estone)
- Rotterdam (destinazione della petroliera)
- Petróleo di scisto (carico della nave)