Roberta Bruzzone svela la verità sul delitto di Garlasco

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L’analisi del delitto di Garlasco da parte della criminologa Roberta Bruzzone mette in luce l’importanza delle nuove testimonianze e del ritrovamento di un martello, evidenziando la necessità di prove concrete per sostenere un’accusa efficace.

delitto di garlasco: le dichiarazioni di robeta bruzzone

In una recente intervista, Roberta Bruzzone ha rivisitato il caso del delitto di Garlasco, un argomento che continua a suscitare interesse nell’opinione pubblica. Nel 2014, durante l’appello bis e grazie a una perizia genetica sul materiale subungueale di Chiara Poggi, si erano già effettuate analisi approfondite delle prove scientifiche disponibili. Attualmente, l’inchiesta ha ripreso slancio con il rinvenimento di un martello nel canale Tromello, portando nuovi spunti ma anche incertezze.

nuove prove e testimonianze

Bruzzone ha sottolineato che le possibilità di ottenere ulteriori prove genetiche dal nuovo filone d’inchiesta sono limitate. Il martello sequestrato potrebbe non fornire evidenze decisive: “Si potrà ragionare sulla compatibilità con le ferite, ma non è un martello unico al mondo; non potrà mai essere certa l’attribuibilità”. Inoltre, la testimonianza di un uomo che afferma di aver visto una delle cugine di Chiara disfarsi di un borsone contenente oggetti metallici nei pressi della casa della nonna potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini.

garlasco: elementi chiave per l’indagine

Bruzzone ha specificato che sebbene il ritrovamento del martello possa rendere la testimonianza più credibile, ciò potrebbe non bastare in sede processuale: “Per 18 anni il testimone non ha raccontato nulla agli inquirenti”. Ha inoltre chiarito che le gemelle Cappa attualmente non sono indagate e che non esistono collegamenti noti con Andrea Sempio, figura centrale nelle indagini. La Procura ha avviato il sequestro di materiale informatico e documentazione dalla residenza dell’indagato per scoprire eventuali indizi collegabili alle gemelle.

testimonianze significative nel caso garlasco

Durante l’intervista è emersa anche la testimonianza di Marco Muschitta, che avrebbe visto una giovane somigliante a Stefania Cappa in bicicletta con un attizzatoio da camino pochi giorni dopo il delitto. Bruzzone ha suggerito che queste due testimonianze possano essere considerate sinergiche. Ha avvertito sull’importanza di trovare legami concreti tra i soggetti coinvolti per costruire un impianto accusatorio solido: “Non basta una relazione banale; deve esserci stato un legame significativo per coprire l’assassino della cugina per quasi 20 anni”.

l’orientamento dell’indagine su andrea sempione

Bruzzone ha indicato come l’indagine stia ora seguendo una direzione decisiva focalizzandosi sul profilo psicologico di Sempio. Gli inquirenti potrebbero essere interessati a esplorare la natura della relazione tra Sempio e Chiara Poggi, considerando anche il sequestro di diari e manoscritti. La criminologa si è chiesta provocatoriamente se qualcuno avesse avvisato Stasi riguardo alla situazione prima della sua condanna basata su prove che dimostrano la sua assenza da casa: “Ciò non lo renderebbe meno colpevole. Ma serve un movente a prova di bomba per cambiare il volto del colpevole”. Bruzzone ha concluso affermando che le procure milanesi e padovane stanno lavorando su questa pista da tre anni senza poter ancora rivelare ipotesi investigative solide.