Rischio catastrofico per l’europa secondo il fmi su dazi e crisi tedesca

situazione economica globale secondo il fondo monetario internazionale
Il Fondo Monetario Internazionale ha lanciato un chiaro allerta riguardo alla crisi dei dazi doganali, definita Tariff Storm. La guerra commerciale sta già influenzando negativamente l’economia a livello mondiale. Le recenti stime indicano una crescita globale del 2,8% per quest’anno, con una previsione di risalita al 3% entro il 2026. Questo rappresenta un rallentamento significativo rispetto alla media pre-pandemia del 3,7%, e storicamente, tassi di crescita inferiori al 3%% sono spesso seguiti da recessioni.
andamento dei mercati finanziari
I mercati finanziari continuano a mostrare instabilità a causa dei dazi e delle tensioni tra Donald Trump e Jerome Powell, presidente della Federal Reserve. Questa situazione si riflette in una Wall Street che cerca di riprendersi dopo una perdita significativa.
dati macroeconomici regionali
In Messico, la recessione è evidente con un PIL in contrazione dello -0,3%, mentre il Canada registra una crescita dell’1,4%, leggermente inferiore alle aspettative. Negli Stati Uniti, le previsioni indicano un incremento del PIL dell’1,8%, un punto percentuale in meno rispetto all’anno precedente. Questi dati suggeriscono che le politiche commerciali di Trump non solo danneggiano l’economia globale ma risultano controproducenti anche per gli Stati Uniti.
difficoltà economiche globali
Anche la Cina e la Russia affrontano sfide significative: la prima prevede una crescita del 4%% quest’anno e il prossimo; la seconda vedrà un drastico calo a soli 1,5%% dopo aver chiuso il 2024 con un +4%. I dati ufficiali potrebbero non essere completamente affidabili a causa della manipolazione politica e delle condizioni di guerra economica.
situatione europea sotto esame
I paesi europei non sono immuni dalle difficoltà economiche. La Germania è attesa ad una recessione nel 2025 (-0,3%) senza segnali di ripresa nel 2026. L’Italia prevede una crescita modesta dello 0,4%% quest’anno e dello 0,8%% nel 2026. Al contrario, Francia (+0,6) e Spagna (+2,5) mostrano segni positivi.
- Dati sulla Germania: -0,3% (2025)
- Dati sull’Italia: +0,4% (2025), +0,8% (2026)
- Dati sulla Francia: +0,6% (2025), +1% (2026)
- Dati sulla Spagna: +2,5% (2025)
aumento dei rischi per l’economia mondiale
Sebbene non si possa parlare di recessione globale al momento attuale secondo Pierre-Olivier Gourinchas del FMI,
i rischi per l’economia mondiale sono aumentati dal25% strong > al40% strong >%. Tali probabilità potrebbero crescere ulteriormente se l’instabilità si propagasse oltre il commercio ai settori monetari.
dollaro in calo ed effetti sul mercato delle materie prime
Aumenta il valore dell’oro mentre il dollaro perde terreno. Questa situazione favorisce prezzi più elevati per beni rifugio ed esercita pressioni inflazionistiche sui mercati delle materie prime.
sconvolgimenti nelle catene di approvvigionamento globali
L’interdipendenza economica mondiale rende complessa la gestione degli effetti distorsivi derivanti dai dazi doganali. Secondo Gourinchas,
tali effetti possono amplificarsi lungo le catene globali di produzione similmente agli shock vissuti durante la pandemia Covid-19.
L’incertezza persiste anche riguardo all’indipendenza della Federal Reserve americana.
Criticare questa istituzione appare controproducente poiché si prevede una discesa dei tassi d’interesse negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda l’area euro,
particolare attenzione deve essere rivolta alla Germania e alle nuove politiche annunciate dal Cancelliere Friederich Merz,
sperando che eventuali ostacoli politici non compromettano le azioni necessarie per affrontare queste sfide economiche.
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