Remigration summit, scontri durante il corteo a Milano

Recenti eventi a Milano hanno visto un significativo aumento delle tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. Le proteste, scaturite in occasione del Remigration summit, hanno portato a scontri durante un corteo non autorizzato organizzato da gruppi antagonisti.
Scontri a Milano durante il corteo antagonista
Il corteo ha visto la partecipazione di alcune centinaia di manifestanti, molti dei quali indossavano passamontagna e caschi. La marcia è iniziata in via Leopardi con l’intento di raggiungere l’ingresso posteriore della stazione Cadorna. Durante il percorso, i manifestanti hanno lanciato bottiglie e petardi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con una carica e l’utilizzo di idranti per disperdere la folla. Nonostante le tensioni iniziali, il corteo ha proseguito lungo via Boccaccio, esponendo uno striscione con la scritta “Make Europe antifa again”.
Manifestazione a piazza San Babila contro l’odio
In contemporanea, si è svolta una manifestazione organizzata da Cgil, Arci, Anpi e partiti del centrosinistra in piazza San Babila. Secondo gli organizzatori, circa 30 mila persone hanno partecipato all’iniziativa per esprimere un chiaro rifiuto alle politiche migratorie discriminatorie. Il presidio è iniziato con canti collettivi come “Bella ciao”, seguito dalla lettura di articoli della Costituzione da parte di vari esponenti politici.
Ospiti presenti alla manifestazione
- Maurizio Landini (segretario Cgil)
- Elly Schlein (leader Pd)
- Nicola Fratoianni (segretario Sinistra Italiana)
- Angelo Bonelli (portavoce Europa Verde)
- Primo Minelli (presidente Anpi Milano)
- Vari esponenti locali
Nell’ambito della manifestazione, Nicola Fratoianni ha criticato le affermazioni del ministro dell’Interno riguardo alla necessità di accettare “idee forti”, definendole invece come “idee infami” che possono condurre a conseguenze gravi per i diritti umani.