Raid israeliani a Gaza: 44 morti nella notte

Il conflitto in corso nella Striscia di Gaza continua a generare un tragico bilancio umano. Recenti rapporti indicano che i raid israeliani hanno provocato la morte di numerose persone, principalmente donne e bambini. Le informazioni provengono dal portavoce della Difesa civile palestinese, Mahmoud Bassal.
Bilancio dei raid israeliani
Durante la notte, il numero delle vittime è salito a 44 secondo le fonti locali. I soccorritori hanno riferito che oltre ai morti, ci sono “decine di feriti” a causa delle operazioni militari condotte in diverse aree della Striscia.
Condanna internazionale per le operazioni militari
I leader del Regno Unito, della Francia e del Canada hanno emesso una dichiarazione congiunta in cui esprimono forte disapprovazione per l’intensificazione delle operazioni militari israeliane. Nella loro nota, chiedono un immediato cessate il fuoco e si dichiarano favorevoli al riconoscimento di uno Stato palestinese come parte della soluzione al conflitto.
Richiesta di aiuti umanitari
Questi leader definiscono “intollerabile” la sofferenza umana a Gaza e criticano l’apertura limitata agli aiuti umanitari da parte di Israele. Chiedono anche ad Hamas la liberazione immediata degli ostaggi e avvertono che eventuali violazioni del diritto umanitario internazionale non saranno tollerate.
- Emmanuel Macron (Francia)
- Keir Starmer (Regno Unito)
- Mark Carney (Canada)
Appello per ripristinare gli aiuti a Gaza
Un gruppo di 22 Paesi, tra cui Italia, Francia, Germania e Giappone, ha sollecitato Israele a riprendere immediatamente la fornitura degli aiuti umanitari attraverso le Nazioni Unite. Questa richiesta sottolinea l’urgenza dell’assistenza necessaria alla popolazione palestinese, attualmente in una situazione critica.
- Italia
- Francia
- Germania
- Regno Unito
- Canada
- Giappone
- Australia
Ultimi sviluppi sugli aiuti umanitari
Pochi giorni fa, cinque camion delle Nazioni Unite sono riusciti ad entrare nella Striscia con forniture alimentari essenziali per i bambini, segnando un passo significativo dopo settimane di blocco.